A pochi giorni dalla Giornata mondiale Alzheimer, che si celebra il 21 settembre, la letteratura scientifica si arricchisce di una nuova, importante, scoperta riguardante la perdita di cellule neuronali, caratteristica distintiva della malattia di Alzheimer a cui si deve la perdita di memoria. Uno studio pubblicato su Science chiarisce la questione sulla quale gli scienziati si sono interrogati per decenni, segnando il primo passo per una svolta significativa nella ricerca e nel trattamento dell’Alzheimer. Per la prima volta, spiega a Repubblica Bart De Strooper, ricercatore dell’UK Dementia Research Institute e parte del team coinvolto nello studio, abbiamo un indizio su come e perché i neuroni muoiono nella malattia di Alzheimer. La scoperta è stata possibile grazie allo xenotrapiantato, ovvero un trapianto tra specie differenti, di neuroni umani all’interno del cervello di topi geneticamente modificati per produrre grandi quantità della proteina beta-amiloide, come avviene nei pazienti affetti da Alzheimer.
Nel cervello delle persone a cui è stata diagnosticata questa malattia si nota l’accumulo di due proteine chiamate amiloide e tau. I ricercatori hanno ipotizzato che questo accumulo di beta-amiloide tra i neuroni, la proteina che causa la formazione delle placche cerebrali in chi soffre di questa malattia, generi un’infiammazione che i neuroni non sopportano e che li porti a modificare la loro chimica interna. La proteina tau che generalmente regola il funzionamento dei neuroni nel cervello inizia pertanto a non agire più correttamente e inizia a formare aggregati e depositi. Questi grovigli della proteina tau innescano, a loro volta, la produzione di una molecola specifica chiamata MEG3 che provoca un vero e proprio “suicidio” del neurone, la necroptosi.
Intanto, sempre in vista della Giornata mondiale e nell’ambito delle tante iniziative di prevenzione e sensibilizzazioni dislocate in tutta Italia, una rete di 10 psicologi è pronta a offrire per 12 ore colloqui gratuiti alle famiglie dei pazienti colpiti dalla malattia di Alzheimer e da altre demenze degenerative. Si tratta di un’iniziativa promossa dall’Associazione italiana malattia di Alzheimer. I colloqui gratuiti si svolgeranno in streaming dalle ore 8:00 alle ore 20:00 e saranno di una durata di 45 minuti. Fino a mercoledì 20 settembre è possibile prenotare gli appuntamenti con gli psicologi chiamando la Linea Verde Alzheimer al numero 800 679679 o scrivendo una mail a segreterianazionale@alzheimer-aima.it, indicando l’orario in cui si intende seguire l’incontro e la località nella quale si vive.