Il Parlamento italiano con la legge di bilancio per il 2019 ha posto particolare attenzione alla salute visiva disponendo che, in considerazione dell’accresciuta aspettativa di vita della popolazione e delle conseguenti patologie della retina, e con lo scopo di ridurre i tempi delle diagnosi e i danni visivi e sociali ed il gravame assistenziale, il Ministero della salute avrebbe dovuto affidare alla sezione italiana dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecita’ (IAPB) la gestione di un progetto di screening straordinario mobile che solleciti l’attenzione alle problematiche delle minorazioni visive, con particolare riferimento alle patologie retiniche. E così è stato.
Sulla base di questo mandato istituzionale, l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (IAPB) ha realizzato una campagna di screening delle malattie ottico retiniche, particolarmente insidiose per la salute visiva della popolazione, che trovano nella disinformazione e nella mancata prevenzione le basi della loro grande diffusione. La campagna denominata “Vista in Salute”, ha consentito, nel giro di tre anni, a quasi 9.000 persone, di 54 città, di tutte le regioni italiane, di ricevere uno screening gratuito del glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatie.
Nello specifico, così come confermato dal Ministero della Salute, sono state complessivamente effettuate 8.671 visite; l’età media è risultata di poco più di 65 anni; nonostante il 90,2% dei soggetti dichiarasse di vedere bene, il 18,2% del campione presentava alterazioni oculari significative ( lo 0.6% di chi riferiva di vedere bene, aveva in realtà una retinopatia diabetica, il 2,7% un ipertono oculare (pressione dell’occhio maggiore 25 mmHg) in almeno un occhio, e il 12,8% un’alterazione maculare in almeno un occhio). Dati questi diffusi, giovedì 12 ottobre, in occasione della Giornata mondiale della vista, promossa dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB Italia onlus, al motto di “Non servono parole per descrivere il buio. La vista è un bene prezioso. Siamo al tuo fianco per custodirla”.
In Italia le patologie che mettono a rischio la vista riguardano oltre tre milioni di persone e ancora di più sono i soggetti a rischio, perché l’incidenza di glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatia aumenta assieme all’età e alle malattie croniche. Queste e molte altre condizioni che minacciano la vista e possono provocare enormi costi sociali e personali, sono asintomatiche negli stadi iniziali, ovvero danneggiano le cellule nervose in maniera silenziosa, tuttavia possono essere curate o arginate se diagnosticate in tempo dai medici oftalmologi attraverso controlli periodici: la Società Oftalmologica Italiana consiglia una visita alla nascita, entro i 3 anni, a 12 anni, una volta ogni due anni dopo i 40 e una volta l’anno per le persone oltre i 60.