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Malva: proprietà e utilizzo

La malva ha proprietà emollienti e antinfiammatorie, e una dolce azione lassativa, utile per sfiammare il colon, depurare l’intestino, e per regolarne le funzioni. Scopriamo insieme come utilizzarla!

La malva (Malva sylvestris) è una pianta appartenente alla famiglia delle Malvaceae e originaria probabilmente del Nordafrica.  Il fusto può raggiungere i 60-80 cm, è legnoso alla base, le foglie sono picciolate a 5-7 lobi, con margine dentato, ricoperte di peli. I fiori, che spuntano all’ascella delle foglie, sono di colore rosa-violaceo con striature più scure.
La si trova nei prati e luoghi incolti di pianura e collina, cresce spontanea negli orti e nei giardini.
Proprietà della malva
I fiori, e in particolare le foglie, della malva sono ricche di mucillagini, che conferiscono alla pianta proprietà emollienti e antinfiammatorie.  Questi principi attivi agiscono rivestendo le mucose con uno strato vischioso, proteggendole da agenti irritanti, accelerando la guarigione in caso di patologie del tratto gastrointestinale ed evitando che un’infezione si propaghi.
Le mucillagini contenute hanno anche una dolce azione lassativa utile per sfiammare il colon e depurare l’intestino, e per regolarne le funzioni.
Il trattamento della stitichezza con la malva non è irritante per cui è indicato in gravidanza, per bambini e per gli anziani.
I fiori sono ricchi di altri elementi con azione antinfiammatoria e antibatterica quali:

Grazie alle sue proprietà emollienti e antinfiammatorie, la malva è utile contro la tosse, nelle forme catarrali delle prime vie aeree e anche nelle irritazioni del cavo orale, come ascessi, gengiviti e stomatiti.

Utilizzo
La si può consumare in diversi modi fra cui:
Decotto: si realizza versando le foglie e i fiori nell’acqua fredda, si porta a ebollizione. Far bollire ancora qualche minuto, spegnere il fuoco, coprire e lasciare in infusione per 10 minuti. Filtrare l’infuso e berlo al momento del bisogno in caso tosse, colite, o stitichezza.
Il decotto, una volta raffreddato, si può usare anche per fare gargarismi, in caso d’infiammazioni della gola o come lavande in caso di irritazioni vaginali, o dopo il parto.
Macerato a freddo: 10-15 grammi di fiori e foglie sminuzzate lasciate a macerare in acqua fredda per almeno 5 ore. Da questa operazione si ottiene la migliore estrazione di mucillagini.
Malva fresca: da consumare in insalata o nelle zuppe. I fiori e le foglioline fresche di malva possono essere condimenti leggeri per i risotti o un ripieno per le frittelle fatte in casa.
 
Controindicazioni
La malva è un rimedio naturale che non presenta particolari controindicazioni ma se assunta in grandi quantità fa abbassare la pressione, pertanto è necessario non abusarne.  Inoltre non va assunta da chi è allergico ai suoi principi attivi come la malvina e la malvadina.
Curiosità
Sin dai tempi antichi sono conosciute e apprezzate le virtù emollienti della malva, infatti il suo nome deriva dal termine latino mollire cioè “capace di ammorbidire”.
I Greci invece la chiamavano malachè, che significa “rendere morbido”. Ippocrate la raccomandava per le sue proprietà emollienti e lassative, ma era utilizzata anche come cibo dalle persone povere nelle minestre o lessata o condita con olio e sale.
 

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