Il consiglio dei Ministri approva la norma che proroga il dpcm con le norme anti contagio in vigore fino al 15 ottobre
In attesa di un nuovo Dpcm che confermi o aggiorni le regole anti contagio, ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge Covid-19 sulle misure urgenti connesse con la proroga dello stato di emergenza che entra in vigore da giovedì 8 ottobre. Nello specifico sono state prorogate tutte le misure contenute nel Dpcm del 7 settembre e l’estensione dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. Quest’ultima disposizione consente al Governo di adottare misure volte a contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus SARS-CoV-2. Sono due le novità contenute nel documento, una riguarda l’obbligo di portare sempre con sé le mascherine e di indossarle quando viene meno il distanziamento di sicurezza, e l’altra estende il periodo di utilizzo dell’App Immuni.
Nello specifico, le mascherine dovranno essere indossate non solo nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, ma più in generale nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private (anche se in questo caso il presidente del Consiglio Conte raccomanda di indossarla quando si ricevono visite n.d.r) e anche in tutti i luoghi all’aperto. Si fa eccezione a tali obblighi, sia in luogo chiuso che all’aperto, nei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Restano esclusi dagli obblighi i bambini di età inferiore ai sei anni, i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e coloro che per interagire con questi ultimi versino nella stessa incompatibilità. L’uso della mascherina non sarà obbligatorio durante lo svolgimento dell’attività sportiva. Chi non rispetta tale disposizione sarà soggetto a sanzioni che vanno da 400 a 1000 euro.
“L’utilizzo della mascherina è la prima regola essenziale – ha dichiarato il ministro della salute Roberto Speranza – l’orientamento del Governo è estenderne l’utilizzo anche nei luoghi e spazi aperti”.
La lotta con il virus passa soprattutto dalla responsabilità condividendo le stesse regole. Con il decreto arriva così la stretta del Governo sulle Regioni che “potranno autonomamente scegliere solo misure più restrittive, mentre per allentare le norme dovranno prima consultare il Ministero della Salute”, ha dichiarato il presidente Conte.
Qual è la situazione dei contagi?
Al livello globale sono circa 770 milioni le persone colpite dalla malattia Covid-19. In Italia, secondo gli ultimi dati sull’andamento della curva dei contagi, si è registrato un aumento negli ultimi giorni. L’età media è scesa a 40 anni. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte consiglia di stare attenti anche in famiglia, raccomandando di indossare la mascherina se si ricevono ospiti a casa. “In casa con amici e familiari vulnerabili raccomando fortemente di indossare la mascherina e mantenere la distanza fisica”. Il vero rischio in questa fase della pandemia è la trasmissione del virus all’interno delle famiglie e gli anziani sono maggiormente esposti. Anche se attualmente i giovani sono i più colpiti, “gli anziani restano la categoria con conseguenze peggiori legate alle infezioni – ha dichiarato al TG1 Graziano Onder dell’Istituto Superiore della Sanità – gran parte dei pazienti ricoverati in terapia intensiva hanno più di 70 anni. È quindi importante tutelare la popolazione anziana rispettando le norme di prevenzione”. “Gli anziani possono essere contagiati dall’infezione Sars-CoV2 dal contatto diretto con familiari più giovani che sono asintomatici o con sintomi lievi”.
Qual è il modo migliori per difendersi dal contagio?
Adottare le misure di prevenzione “utilizzare la mascherina, mantenere il distanziamento di sicurezza, isolarsi in caso di presenza dei tipici sintomi da Covid-19 ed evitare gli assembramenti. È importante quando si riceve la visita di un figlio o un nipote, cercare di evitare i contatti ravvicinati e se possibile indossare la mascherina”, ha concluso Onder.
Dall’inizio della pandemia circa 334.000 persone hanno contratto il virus Sars-CoV2 e attualmente i casi di positivi accertati sono 62.576. “I dati ci dicono che siamo dentro una sfida enorme – ha detto il Ministro della Salute, Roberto Speranza – ogni giorno valutiamo il quadro epidemiologico e lavoriamo per evitare un nuovo lockdown. Non si ha certezza di quello che avverrà, dipende dai comportamenti delle persone pertanto non dimentichiamo di seguire le misure di prevenzione: il distanziamento sociale, l’uso delle mascherine e il lavaggio frequente delle mani”.
Nonostante gli aumenti e rispetto alla prima fase dell’epidemia, resta contenuta la pressione sulle terapie intensive “questo conferma che la gravità clinica dei casi è inferiore a quello che abbiamo visto a marzo e aprile”. Lo ha dichiarato Luca Richeldi Direttore Pneumologia Policlinico Gemelli di Roma e membro del CTS. “ Lo scenario attuale è quello di una situazione sostenuta con una tenuta buona sia dei sistemi sanitari territoriali che di quelli ospedalieri”.
In questo momento è fondamentale essere “attenti, prudenti e consapevoli che i nostri comportamenti influiscono sulla circolazione del virus – ha spiegato il professor Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore della Sanità – Sappiamo che il nostro SSN oggi è preparato dando il massimo dell’assistenza alle persone che necessitano del ricovero in terapia intensiva. La scelta migliore resta quella di adottare tutte le misure di prevenzione per non contrarre l’infezione da Sars-CoV 2”.