Si rinnova, soprattutto per i caldi e per molti difficili da superare mesi estivi, il progetto di collaborazione tra l’associazione Medicina Solidale onlus e il ristorante McDonald’s di Borgo Pio per il sostegno alimentare delle persone senza fissa dimora e ai più fragili che vivono nelle strade della Capitale. A Roma, stando alle ultime statistiche pubblicate, sarebbero più di 2 mila i clochard presenti, mentre sono 8 mila le persone, tra cui nuclei familiari, che vivono in macchina o in camper in parcheggi improvvisati lungo le strade della città.
In un contesto di grave e preoccupante emergenza sociale, grazie alla rinnovata disponibilità del punto vendita di McDonald’s di Borgo Pio e alla collaborazione dei volontari di Medicina Solidale sono stati messi a disposizione altri 1000 pasti, che verranno distribuiti alle persone senza fissa dimora e in stato di indigenza presenti nell’area di San Pietro e Prati. La distribuzione si terrà il sabato mattina presso il centro Vo.Re.Co. a via della Lungara, 141/a.
Saranno i volontari di Medicina Solidale a ritirare e a consegnare i pasti speciali. Il menù prevede un doppio cheeseburger, delle mele fresche tagliate in busta e una bottiglietta d’acqua. “La rinnovata disponibilità di McDonald’s è un segno importante di attenzione verso gli ultimi – informa Lucia Ercoli, direttore dell’associazione Medicina Solidale – soprattutto nel periodo estivo durante il quale tante criticità sociali di accentuano in una città come la nostra sempre più in difficoltà”.
“I dati su chi vive in strada – prosegue la Ercoli – ci dicono che abbiamo un numero impressionante di persone che non hanno più nessun tipo di sostegno. Questa nostra iniziativa per fortuna si inserisce in un grande movimento di solidarietà spontanea che esiste a Roma, ma che con il crescere dei bisogni sta andando in sofferenza”.
Medicina Solidale e il McDonald’s del Papa, tuttavia, non sono i soli a prendersi cura dei senzatetto. Solo pochi giorni fa, infatti, la Croce Rossa si era battuta per la chiusura dei 2.400 nasoni installati per le strade della Capitale. Acea e Campidoglio per combattere la siccità – presente in tutta Italia – hanno stabilito che quotidianamente sarà sospeso il servizio di trenta fontanelle pubbliche per non sprecare acqua. La chiusura dei nasoni secondo la Croce rossa di Roma accende un faro su “un rischio per le persone senza dimora, soprattutto perché siamo in una stagione calda quando c’è bisogno di bere molto e le fontanelle sono spesso una preziosa fonte per dissetarsi oltre che per lavarsi”. E la Cri, con una nota, ha rivolto un appello alla sindaca Virginia Raggi “affinché vengano riconsiderate altre forme di intervento”.
Da parte sua, ben cosciente delle difficoltà che la mancanza di un servizio pubblico potrebbe causare, il Primo cittadino romano ha rassicurato che aumenteranno le attenzioni comunali nei riguardi dei senza fissa dimora. “Intanto – prosegue la Croce Rossa romana – aumenteremo nelle nostre uscite serali e notturne la fornitura di acqua per chi vive per strada. Ma non può essere questa una soluzione”. L’auspicio è che la sindaca voglia ascoltare l’appello della Cri e di altre associazioni che già si sono espresse contro la decisione della giunta.