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Medicina di prossimità: dal Sacco di Milano arriva la Radiologia domiciliare
Approdare in casa dei pazienti incrementando i livelli di welfare territoriale e cercando di rispondere al meglio e tempestivamente ai bisogni della persona. È questo il principale obiettivo del progetto sperimentale di Radiologia Domiciliare avviato a fine maggio dall’Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano nell’ambito del percorso Aler di innovazione sociale e welfare locale nei quartieri di edilizia residenziale pubblica localizzati nella città di Milano.
“Offrire esami radiologici del torace al domicilio dei pazienti allettati, con difficoltà di spostamento verso le strutture sanitarie o con maggiori difficoltà cliniche o sociali rientra negli sforzi messi in campo per offrire ai cittadini di Milano servizi di prossimità sul territorio”. A dirlo è Maria Grazia Colombo Direttrice generale Asst Fatebenefratelli Sacco che spiega come nei cinque ambulatori Socio Sanitari Territoriali sono state erogate già oltre 32.000 prestazioni infermieristiche, amministrative e di assistenza fisioterapica ed è in corso una sperimentazione di esperienze di Medicina digitale con visite di controllo in Telemedicina e con Servizi di Teleriabilitazione.
Come si attiva il percorso? Il nosocomio milanese, fa sapere inoltre che la richiesta di RX al domicilio, per i Distretti 1, 2, 3, 4 e 8 di Milano, prende avvio dal medico di Medicina Generale o dal medico specialista e, a fronte della richiesta, il Servizio Cure Domiciliari (udo.curedomiciliari@asst-fbf-sacco.it) effettua un primo sopralluogo a cura dell’infermiere di famiglia e di comunità per la verifica degli aspetti logistici e di accessibilità. A questo punto viene autorizzata l’uscita, al domicilio del paziente, di due Tecnici di Radiologia con una nuova apparecchiatura trasportabile per l’esecuzione dell’esame che verrà poi refertato dal medico radiologo dell’Ospedale Sacco.
Il servizio assicura al paziente un referto nel giro di poche ore e un risparmio considerevole in termini di costi al Servizio Sanitario Nazionale. A fronte di una spesa di circa 70 mila euro per l’apparecchiatura con la radiografia a domicilio per arti e tronco, si abbattono i costi del trasporto del paziente in ambulatorio con ambulanza, del personale che lo accompagna e della prestazione stessa. Un doppio vantaggio che da un lato favorisce le finanze pubbliche e che dall’altro incrementa la qualità della vita del paziente che in questo modo non viene sottoposto a un ulteriore stress psico-fisico in una situazione di forte fragilità.