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Mense scolastiche, tra menù adeguati alla salute degli alunni e spazi confortevoli
Tra le preoccupazioni principali dei genitori che si apprestano a iscrivere i propri figli alla scuola d’infanzia c’è quella legata all’alimentazione e alle modalità di somministrazione dei pasti. L’interrogativo è d’obbligo: che ruolo ricopre la mensa scolastica per una corretta alimentazione dei nostri figli? È cosa risaputa, per abbattere i costi e per mancanza di organico, spesso infatti le scuole affidano il servizio di refezione scolastica a una ditta esterna che quotidianamente garantisce il pasto agli studenti e al personale impiegato. A questo proposito, l’opinione pubblica è divisa tra i sostenitori di un servizio interno al polo scolastico e coloro invece che danno ampia fiducia all’operatore esterno. A conferma della particolare attenzione comune riservata alle mense, anche il PNRR considera il tema attraverso un Avviso (ormai scaduto) teso ad incrementare la disponibilità di mense scolastiche, anche per facilitare il tempo pieno, e rivolto esclusivamente ai comuni per le scuole di primo ciclo e alle province per i convitti. In sintesi: occorre garantire a ciascun studente un pasto sano e adeguato in un ambiente confortevole e sicuro.
Proprio sul tema è intervenuto negli scorsi il giorni lo stesso ministro della Salute Orazio Schillaci con un plauso rivolto al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute per l’operazione effettuata nelle mense scolastiche del territorio nazionale. “L’alimentazione dei nostri figli – ha scandito il Ministro – va assolutamente preservata e gestita nel pieno rispetto delle regole imprescindibili di igiene e correttezza nutrizionale”. “Le irregolarità emerse dalle ispezioni dimostrano l’importanza dei controlli che periodicamente vengono effettuati d’intesa con il ministro della Salute”, prosegue Schillaci, per il quale “se vogliamo educare le nuove generazioni a un sano e corretto regime alimentare dobbiamo, innanzitutto, pretendere dai responsabili delle mense scolastiche comportamenti coerenti con i criteri basilari di una nutrizione sana e priva di rischi per la salute dei più piccoli”.
Alimenti diversi, nuovi sapori e prodotti di stagione. Anche su questo fronte, la scuola – esattamente come la famiglia – esercita la sua funzione educativa anche attraverso la ristorazione scolastica, che rappresenta il luogo privilegiato per l’educazione alimentare; l’obiettivo della ristorazione scolastica non si limita al mero sostentamento alimentare, ma contribuisce anche alla promozione di comportamenti alimentari idonei al miglioramento dello stato di salute, favorisce l’accrescimento culturale e stimola alla socializzazione tra alunni che provengono da tradizioni e paesi diversi tra loro. I menù scolastici, curati da esperti attenti alla salute del bambino, sono redatti seguendo una primissima necessità: i fabbisogni energetici e nutrizionali (LARN) di bambini in età prescolare e scolare. Inoltre, a corredo di questo troviamo anche le Linee Guida per una sana alimentazione italiana. Inoltre, per incrementare la varietà dei cibi, i menù devono essere oggetto di una rotazione di quattro/cinque settimane, e devono cambiare sulla base del ciclo stagionale.