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Midollo osseo, aumentano le donazioni in Italia
Nel 2023 nel nostro paese oltre 19mila ragazze e ragazzi hanno scelto volontariamente di diventare donatori di midollo osseo, un dato importante che accresce la speranza di vita per tutti coloro che hanno bisogno di midollo per curare malattie come leucemie, linfomi, mielomi, talassemie, disordini congeniti dell’età pediatrica e anche malattia autoimmuni e tumori solidi. È questo il tema della settimana nazionale di sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche avviata il 21 settembre dal Ministero della Salute con lo slogan “Match it now”.
L’iniziativa, promossa anche dal Centro Nazionale Trapianti – CNT, Centro nazionale sangue, Registro IBMDR, Gruppo Italiano per il Trapianto di Midollo Osseo- GITMOe dalle associazioni di volontariato Admo, Adoces e Adisco, offre l’occasione per ricordare che diventare donatori è semplicissimo e servono solo tre requisiti: un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, una buona salute generale e un peso corporeo superiore a 50 chili. Per effettuare l’iscrizione al Registro IBMDR basta compilare un modulo online sul sito del Registro per essere ricontattati.
Nel corso di questa settimana le ragazze e i ragazzi possono iscriversi al registro donatori nei centri donatori presso i servizi trasfusionali degli ospedali italiani e nelle piazze italiane delle città aderenti all’iniziativa, grazie all’impegno delle associazioni Admo, Adoces e Adisco. Il personale sanitario della rete di donazione e migliaia di volontari saranno a disposizione per le iscrizioni e per spiegare come si effettua in concreto la donazione.
Come informa ADMO, l’Associazione nazionale Donatori midollo osseo, la procedura non è particolarmente dolorosa e la modalità dell’intervento consiste nel prelievo del midollo osseo dalle ossa del bacino. Il donatore viene sottoposto a un’anestesia generale o epidurale, così che non senta alcun dolore durante l’intervento. Questa modalità di donazione ha una durata media di circa 45 minuti. Dopo il prelievo, il donatore è tenuto sotto controllo per 24/48 ore prima di essere dimesso e si consiglia comunque un riposo precauzionale di 4-5 giorni. Il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente in poco più di una settimana. Il donatore generalmente avverte solo un lieve dolore nella zona del prelievo, destinato a sparire in pochi giorni.
La tipizzazione dovrebbe entrare a far parte dell’educazione dei più giovani (si può effettuare solo dai 18 ai 35 anni di età, in persone di almeno 50 kg di peso e in buone condizioni di salute) in quanto procedura sicura e in grado di cambiare in meglio la propria vita, oltre a salvarne una.