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Misure restrittive fino al 3 Maggio, ma da oggi parziali riaperture
La pandemia causata dal nuovo Coronavirus, l’infezione che ha avuto origine in Cina e che ha colpito tutto il mondo, in Italia non è ancora finita. Secondo gli esperti il picco è stato superato, ma in questo momento, dove il Governo è anche al lavoro per la programmazione della fase 2, abbassare la guardia sarebbe un errore.
Grazie ai provvedimenti messi in campo dal governo italiano che prevedono il lockdown di tutto il territorio nazionale e la chiusura di scuole e esercizi commerciali ad eccezione di farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole e benzinai, inizia a vedersi una luce in fondo al tunnel.
Il 10 aprile il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con una conferenza stampa, ha annunciato un nuovo Dpcm che prevede la proroga delle misure restrittive fino al 3 maggio. Pertanto, restano in vigore tutte le precedenti disposizioni stabilite per contrastare l’emergenza coronavirus comprese quelle che vietano a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comuni diversi da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. In sostanza: prosegue il lockdown e quindi nessun via libera per la gita fuori porta il 25 aprile e il 1 maggio.
“È una decisione – ha detto – che ho assunto dopo diversi incontri tenuti con la squadra dei Ministri, con gli esperti del nostro Comitato tecnico-scientifico, con le Regioni, le Province e i Comuni, con i sindacati, il mondo delle imprese, dell’industria, con le associazioni di categoria. Il Comitato tecnico-scientifico ci ha dato una conferma: i segnali della curva epidemiologica sono incoraggianti. Ci sono evidenti indicazioni che le misure di contenimento sin qui adottate dal Governo stanno dando dei frutti, ma proprio per questo non possiamo vanificare gli sforzi fin qui compiuti.”
Il nuovo provvedimento però prevede una piccola variazione rispetto al precedente: da oggi,14 aprile, sarà consentita l’apertura delle cartolerie, delle librerie e dei negozi di vestiti per bambini e neonati e vengono inserite tra le attività produttive consentite la silvicoltura e l’industria del legno. L’intenzione è di allentare il primo possibile le misure per far ripartire le attività economiche, ma non ci sono ancora le condizioni perché ciò sia possibile.
Il Presidente del Consiglio ha anche dichiarato che il Governo è al lavoro per programmare la fase 2, con “l’istituzione di un Comitato di esperti in materia economica e sociale e il Protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Il link del video della conferenza stampa https://youtu.be/2HtEkxYvelo