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Monitoraggio del virus e vaccini, la lotta al Covid non si arresta
Le mascherine sono realmente scomparse dalla circolazione? Non proprio, ma non solo per coloro che hanno deciso di mantenere i dispositivi di protezione individuale anche oltre la stagione più calda della pandemia, ma anche rispetto a quanto fa sapere il Ministero della Salute. “L’ondata estiva ha evidenziato che la pandemia non è ancora terminata“. Questo il messaggio diffuso dal Dicastero secondo cui il paese dovrà prepararsi, per il terzo anno consecutivo, “ad affrontare un autunno e un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute“.
Su queste basi tutte le regioni hanno ricevuto il testo della circolare riportante le indicazioni per la gestione dell’epidemia SARS-CoV-2 nella stagione autunno-inverno 2022-2023 che verrà pubblicato in questi giorni. Inoltre con questo documento il Ministero aggiorna la popolazione, e le regioni, sullo stato della campagna vaccinale, che ha l’obiettivo di continuare a mettere in sicurezza prioritariamente anziani e fragili, proteggendoli dalla malattia grave e dalla ospedalizzazione, e sui contagi. Sottolinea poi la necessità di confermare i sistemi di sorveglianza della circolazione del coronavirus e quelli di monitoraggio della situazione nelle Regioni.
In modo specifico, sono 58.885 i test positivi al coronavirus registrati negli ultimi due giorni. Lo stesso giorno di una settimana fa erano stati 44.878 (+31,2%). Negli ultimi 7 giorni inoltre (28 settembre-4 ottobre) ci sono stati 243.219 casi, in crescita del 51,3% rispetto alla settimana precedente (21-27 settembre). Sono invece 293.096 i tamponi molecolari e antigenici. Martedì scorso erano stati 243.421. Il tasso di positività è oggi del 20,09% contro il 18,44% di 7 giorni fa (+9,0%). Negli ultimi 7 giorni (28 settembre-4 ottobre) il tasso di positività medio è stato del 19%, in crescita del 25,0% rispetto alla settimana precedente (21-27 settembre). Pertanto, sulla base di questi dati e della grande incognita rappresentata dalla stagione autunno-inverno, gli andamenti epidemiologici e di impatto sui sistemi sanitari potrebbero cambiare in seguito alla comparsa di nuove varianti virali in grado di aumentare la trasmissibilità o la gravità clinica dei casi.
I tecnici ministeriali hanno poi sottoscritto un atto dove si illustra la prepardness, ovvero l’attività preparatoria per poter affrontare l’epidemia: “il futuro della pandemia da Sars-Cov-2 – si legge – non dipende solo da nuove varianti che possono emergere e sostituire quelle precedentemente circolanti, ma anche dai comportamenti e dallo stato immunitario della popolazione”.