Non è mai tardi per fare prevenzione e novembre è il mese che invita gli uomini a concentrarsi sulle patologie urologiche maschili, legate anche a prostata e testicoli. Bene inquadra l’importanza della corretta informazione e della prevenzione il video pubblicato da Agile (Italian group for advanced laparoscopic and roboticurologic surgery) con il motto “Manda in barba le tue paure e fai prevenzione”. Tutto incentrato su una serie di persone che, dal barbiere, parlano del fatto che novembre è il mese della prevenzione delle malattie urologiche, il video mette in rilievo come la prevenzione delle malattie urologiche dovrebbe essere facile e semplice come darsi un colpo di rasoio a baffi o barba. Ecco svelata la ragione per cui si parla di “Movember”, giusto mix dei termini inglesi mustache (baffo) e november (novembre).
Sono oltre 10 milioni gli italiani, circa uno su sei, a cui è stato diagnosticato un problema urologico. Tre dei primi sei tumori maschili più diffusi interessano principalmente l’apparato urinario. Due preoccupano maggiormente: il tumore del testicolo e quello della vescica. Non va meglio se si parla della cistite interstiziale e, più in generale, delle malattie legate al sesso. Sul tema, e sull’importanza di rendere gli uomini – e le donne – più protagonisti della propria salute – lo scorso giugno era intervenuto anche il Ministro della Salute Roberto Speranza confermando la vicinanza del Ministero alla Società Italiana di Urologia e sostenendo la campagna di sensibilizzazione e di promozione alla prevenzione delle malattie urologiche. “Queste iniziative – aveva commentato – sono sempre importantissime per la popolazione e fondamentali per evitare lo sviluppo di problematiche che, se individuate in ritardo, possono costringere i pazienti ad affrontare percorsi di cura più complessi e dolorosi. Per questo sarà sempre più importante che tutte le figure istituzionali e associative dei pazienti si uniscano e lavorino all’unisono con l’obiettivo comune di far crescere la qualità del nostro Servizio Sanitario”.
Tutti gli uomini a partire dai 40 anni dovrebbero eseguire una prima valutazione urologica. Una valutazione uro-andrologica è da consigliare tuttavia anche in età adolescenziale con lo scopo di poter riconoscere e trattare adeguatamente eventuali patologie che, se trascurate, possono causare gravi ripercussioni con il passare del tempo. In relazione alla cistite interstiziale: interessa soprattutto le donne (500 ogni 100 mila abitanti, il rapporto complessivo è di 10 a 1 rispetto agli uomini). Le terapie a disposizione sono diverse ed efficaci ma all’intervento per asportare la vescica ricorre solo il 10% dei casi. Per quanto riguarda il tumore del testicolo, si contano circa 3.500 nuovi casi l’anno e i numeri risultano essere in continuo incremento. In merito invece al tumore della vescica (secondo tumore urologico per frequenza, dopo quello della prostata, con 600 mila nuove diagnosi nel 2020), l’innovazione ha fatto il suo: la chirurgia robotica infatti rappresenta una delle novità più importanti anche in tema di cancro della vescica. Come ha lasciato emergere un recente studio pubblicato su Jama rispetto alla chirurgia a cielo aperto si sono registrate degenza inferiore, minore tasso di riammissione in ospedale, mortalità più bassa, complicanze dell’incisione chirurgica ed eventi trombo-embolici notevolmente ridotti. Sempre più frequentemente si ricorre all’approccio robotico, per asportare l’organo malato e per ricostruirne uno nuovo utilizzando l’intestino.