Questo sito Web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.
“Non lasciate indietro nessuno”: al via la campagna di CoorDown per la Giornata Nazionale delle persone con Sindrome di Down
Domenica 13 ottobre si celebra la Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down, l’appuntamento annuale promosso da CoorDown Onlus, il Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down, nato nel 1987 con lo scopo di promuovere azioni di comunicazione condivise tra le diverse organizzazioni italiane impegnate nella tutela e nella promozione dei diritti delle persone con sindrome di Down. In occasione dell’evento di quest’anno, CoorDown lancia in anteprima i dati della prima indagine Nazionale dal titolo “Ora Parlo Io!” rivolta a persone con Sindrome di Down. Sono state raccolte le esperienze di vita di centinaia di ragazzi e ragazze di ogni età e realizzate delle interviste a quattro giovani, Emanuela, Irene, Martina e Simone, che hanno intrapreso percorsi positivi che dimostrano come sia possibile abbattere stereotipi e pregiudizi. Emanuela sta frequentando un tirocinio presso un bar self-service vicino alla stazione centrale di Milano e alla domanda “Cosa ne pensi del sondaggio” ha risposto: “È bella la iniziativa, mi piace parlare e raccontare le cose su di me”. Irene invece frequenta il 5 anno del liceo Scientifico e alla domanda “Cosa significa per te non lasciare indietro nessuno”?, ha risposto “Dare a tutti le stesse opportunità”. Martina ha 28 anni e lavora presso un asilo nido. Per lei la sindrome di Down è “un cromosoma in più che fa parte del nostro corpo. È una cosa bellissima della nostra vita perché sono delle caratteristiche diverse. Io ho la sindrome di Down e mi piace come sono”. Simone vive a Catania, lavora all’Ikea e durante il tempo libero pratica sport come la piscina, il ballo e gli piace leggere.
Ad oggi sono stati compilati 650 questionari, un risultato importante – si legge nella nota dell’Associazione – che permetterà di scoprire in modo diretto le percezioni e i pensieri di un numero significativo delle persone con sindrome di Down. I primi dati analizzati ci dicono che tra chi va a scuola l’85% durante le lezioni sta in classe con i compagni (per il 63% tanto e per il 22% abbastanza). Al 73% degli studenti con sindrome di Down vengono assegnati compiti a casa e il 44% degli intervistati dichiara di fare gli stessi compiti dei compagni. Un dato quest’ultimo che riguarda la percezione di quanto viene vissuto a scuola dai ragazzi e che comprende le risposte date da tutta Italia, il dato suddiviso per ogni regione renderà un quadro più su ogni singolo territorio. Va evidenziato che le 650 persone che hanno partecipato all’indagine “Ora Parlo Io!” fanno certamente parte di percorsi di inclusione messi in campo dalle associazioni sui territori e mostrano il forte l’impatto sociale dei progetti realizzati fin dall’infanzia sul vissuto delle persone con sindrome di Down.
Per la Giornata Nazionale CoorDown sarà presente in 200 piazze in tutta Italia con la campagna “Non lasciate indietro nessuno”. I volontari, le famiglie e i ragazzi delle associazioni distribuiranno il messaggio di cioccolata che sostiene i progetti d’inclusione sociale. Grazie alle centinaia di volontari, persone con sindrome di Down di ogni età insieme a genitori, fratelli e sorelle e amici, saranno in prima linea negli eventi di piazza per incontrare i sostenitori, dare informazioni, raccontare come verranno utilizzati i fondi raccolti.
“Il tema di quest’anno – spiega Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown Onlus – è in totale sintonia con il percorso avviato in questi ultimi anni e l’indagine “Ora parlo Io!”. La ricerca, lanciata pochi mesi fa, ha rafforzato l’impegno ad ascoltare e divulgare le percezioni, le aspettative delle persone con sindrome di Down. L’obiettivo è quello di essere al loro fianco nel quotidiano, e in attesa che le richieste fatte nelle sedi istituzionali abbiano un seguito con risposte concrete non ci stancheremo di batterci per far rispettare i loro diritti, ancora troppo spesso negati a causa di supporti inadeguati, di pregiudizi sociali e di basse aspettative. In ogni ambito nessuno deve essere lasciato indietro, infatti molti ancora non ricevono a scuola giusti supporti e sostegni inclusivi e la regola quasi generalizzata che il percorso alle superiori debba essere solo ed esclusivamente differenziato, non permette ai ragazzi di ottenere un diploma. L’accesso al lavoro con contratti equi e le opportunità di tirocini e formazione post scolastica sono limitate. Le possibilità di vita indipendente e di autonomia abitativa devono diventare aspirazioni realizzabili per ogni ragazzo e ragazza con disabilità intellettiva”.
Gli hashtag ufficiali sono #nonlasciateindietronessuno #gnpd2019
La Giornata Nazionale è quindi un momento fondamentale per fare cultura, far conoscere in modo diretto chi quotidianamente costruisce modelli di inclusione.