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Nuoce alla salute, vino come il tabacco. Polemiche sull’etichetta “salutista”
Potrebbe realmente accadere? Ancora una risposta a questo quesito non c’è ma certamente il precedente è noto a tutti. Così come avvenuto per il tabacco, anche sugli alcolici ben presto potrebbe essere apposta la scritta “nuoce alla salute”. È l’indiscrezione che circola in queste ore e che allerta i produttori italiani che si ergono in difesa del Made in Italy e dunque del patrimonio della tradizione eno-gastronomica nazionale. Da parte sua Coldiretti parla di “attacco diretto all’Italia, principale produttore ed esportatore mondiale con oltre 14 miliardi di fatturato, di cui più della metà all’estero”. Battaglia che tanto ricorda l’annuncio del maggio 2021 di Bruxelles che in quella occasione, per la buona salute dei cittadini UE, ha proposto di de-alcolizzare il vino aggiungendo acqua.
Uno sdegno che arriva fin dentro ai banchi del Parlamento. “Assurda la decisione dell’Irlanda – twitta il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani – di introdurre un’etichetta per tutte le bevande alcoliche, incluso il vino italiano. Nonostante la contrarietà del Parlamento europeo. Scelta che ignora la differenza tra il consumo moderato e l’abuso di alcol. Chiederò l’intervento della Commissione Ue sul Wto”.
Il polverone è stato sollevato direttamente in casa Europa: è proprio la Commissione europea ad aver dato il via libera al provvedimento con cui l’Irlanda renderà obbligatorio per i produttori di bevande alcoliche l’inserimento su bottiglie e lattine di un’etichetta che mette in guardia il consumatore rispetto ai rischi per la salute umana del consumo di alcol, in particolare sul legame tra tale consumo e il cancro.
Ma il vino nuoce realmente alla salute? L’alcol accresce il rischio di cancro, anche 1 bicchiere al giorno rappresenta un rischio in tal senso, che aumenta in funzione dell’incremento delle quantità consumate. Si stimano in 740 mila l’anno i casi di cancro evitabili causati anche dal bere moderato, il 4% di tutti i nuovi casi. Come informa la Fondazione Umberto Veronesi, l’associazione tra alcol e il rischio sostanzialmente più elevato è stato dimostrato per diverse forme di cancro, sicuramente quelli del colon e del cavo orale, ma anche il cancro della mammella, per le donne. Già da tempo si cerca di sensibilizzare alla diffusione di un’informazione sull’evidenza che ogni singolo drink aumenta del 6% nella donna il rischio di cancro della mammella che già con il secondo bicchiere aumenta del 27% anche in funzione della presenza/assenza di recettori per gli estrogeni nel tessuto mammario.
Tuttavia, il vino se assunto con moderazione diventa un vero e proprio elisir di lunga vita. Oltre alle proprietà preventive dell’uva rossa relativa ai suoi componenti polifenolici, diversi gruppi di ricercatori, dalla Cina al Regno Unito, hanno condotto studi in cui si dimostra come il resveratrolo, della famiglia dei polifenoli, ricopre un’azione protettiva a livello neurologico riducendo lo stress ossidativo e bloccando i radicali liberi, con effetti benefici sulla demenza vascolare, il Parkinson, l’Alzheimer e anche l’ischemia cerebrale.