È valido da oggi, 26 ottobre ed in vigore fino al 24 novembre, il nuovo Dpcm con le nuove misure anti Covid per contrastare l’aumento dei contagi del virus Sars-CoV2. Di fronte ad un’accelerazione dei casi, nelle ultime 24 ore sono oltre 19mila i nuovi positivi, le nuove misure dell’ultimo Dpcm sono necessarie “per scongiurare lockdown generalizzato. Dobbiamo gestire la pandemia per non rimanerne sopraffatti” ha dichiarato il premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Gli ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato non ci possono lasciare indifferenti. L’analisi segnala una rapida crescita con la conseguenza che lo stress sul sistema sanitario nazionale ha raggiunto livelli preoccupanti. Dobbiamo fare il possibile per proteggere salute ed economia. Di qui la necessità di misure più restrittive, che entreranno in vigore fino al 24 novembre”. Il via libera è arrivato con la doppia firma del premier Conte e del ministro della salute Roberto Speranza, dopo una lunga giornata di confronti. “Sono giorni difficili. La curva del contagio cresce nel mondo. E in tutta Europa l’onda è molto alta. Dobbiamo reagire subito e con determinazione se vogliamo evitare numeri insostenibili. Per questo abbiamo firmato un nuovo Dpcm con misure restrittive volte a ridurre le occasioni di contagio. Ogni scelta comporta sacrifici e rinunce”, ha affermato Speranza.
Cosa prevede il nuovo Dpcm?
Cancellate le limitazioni e gli spostamenti tra le Regioni, ma resta il punto sulla chiusura anticipata di bar e ristoranti. “Misure necessarie di fronte ad una risalita di contagi”, ha ribadito il premier.
SCUOLA
Presenza in aula per gli asili nido, la scuola dell’infanzia, primaria e medie. Didattica a distanza al 75% nelle scuole superiori. La quota di Dad potrà arrivare anche al 100%, ma la decisione spetterà ai dirigenti scolastici. Questo il risultato di una “mediazione” con le Regioni che avevano chiesto esplicitamente al governo di prevedere la facoltà di portare totalmente le lezioni a distanza. Sospese le gite scolastiche.
ATTIVITÀ LUDICO-CULTURALI
Divieto totale per le attività ludico-culturali come le sale giochi, sale scommesse, bingo e casinò. Sospesi anche gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi, anche all’aperto. Chiuse le discoteche e le sale da ballo. Vietate le feste anche dopo le cerimonie. “La chiusura di teatri, sale concerto e cinema è stata una decisione particolarmente difficile”, ha detto ancora il premier. “L’obiettivo è chiaro, vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica perché solo così riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Ma questo significa offrire risposta efficiente e cure adeguate a tutti i cittadini e scongiurare lockdown generalizzato, il paese non può più permetterselo”.
SPORT E TEMPO LIBERO
Restrizioni per sport e tempo libero: chiusura di palestre e piscine, centri natatori, centri benesseri e termali. No allo sci, alle gare non professionistiche e agli sport di contatto. Consentita l’attività fisica all’aperto nel pieno rispetto della distanza di sicurezza, cosi come lo sport e gli eventi affiliati al Coni.
“Verrà offerta un a nuova indennità mensile una tantum per gli stagionali del turismo, spettacolo, lavori intermittenti dello sport”, ha annunciato poi il premier.
LUOGHI DI CULTO
Sì all’accesso ai luoghi di culto facendo attenzione agli assembramenti.
MANIFESTAZIONI
Via libera alle manifestazioni pubbliche ma solo in forma statica. Sospese invece le riunioni e congressi. Riunioni a distanza nella pubblica amministrazione e si potranno ancora svolgere i concorsi pubblici e privati.
RISTORAZIONE
Per quanto riguarda il settore della ristorazione è consentita la consumazione al tavolo per un massimo di 4 persone non conviventi per bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. L’orario di apertura è dalle 5 del mattino e la chiusura è stata anticipata alle 18 del pomeriggio, anche di domenica (dall’ultima bozza è stata eliminata la chiusura domenicale n.d.r.). Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. “Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonchè fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”. Nessun divieto per i clienti di alberghi e strutture ricettive.
Misure più stringenti dunque che richiedono sostegni economici per quelle categorie che subiranno le limitazioni per frenare la diffusione del virus. La chiusura anticipata del comparto della ristorazione avrà un effetto a cascata su tutto l’agroalimentare nazionale con una perdita di fatturato di oltre 1 miliardo nel solo primo mese di applicazione delle misure di contenimento. A lanciare l’allarme è la Coldiretti.
Conferma della cassa integrazione, ulteriore mensilità del reddito di emergenza e misure di sostegno alla filiera agroalimentare che sarà colpita dalla chiusura dei ristoranti. Sono alcune degli interventi di ristoro annunciati dal premier Giuseppe Conte in conferenza stampa. “Arriveranno nuovi contribuiti a fondo perduto, ci sarà il credito di imposta per affitti commerciali di ottobre e novembre – ha detto il premier Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi – la sospensione della seconda rata Imu. Viene inoltre confermata la cassa integrazione, offerta una nuova indennità mensile una tantum per stagionali del turismo, spettacolo e lavoro intermittenti del mondo dello sport, un’ulteriore mensilità del reddito di emergenza e misure di sostegno della filiera agroalimentare”.
“Sono già pronti gli indennizzi a tutti coloro che verranno penalizzati sono già pronti – ha spiegato – assumendo l’impegno a nome dell’intero governo”. Le misure messe in campo “delineano un quadro chiaro – ha aggiunto -: non vogliamo penalizzare direttamente il tessuto produttivo ed economico ma nello stesso tempo se non stringiamo quelle misure difficilmente potremmo venirne a capo in questo mese novembre. Noi confidiamo che a novembre soffriremo un poco ma poi torneremo a respirare”.
Link conferenza stampa http://www.governo.it/node/15504