Un parto record all’Ospedale “M. Bufalini” di Cesena dalle cui corsie arriva una storia commovente e a lieto fine che ha visto protagoniste una giovane donna di Ravenna e la sua piccola data alla luce nel reparto di Neurochirurgia. Un accostamento non comune per un evento felice come può essere una nascita ma la giovane mamma ha dato al mondo la figlioletta pochi istanti prima che i neurochirurghi la operassero per un gravissimo aneurisma cerebrale.
“La paziente, incinta, era incosciente e in imminente pericolo di vita a causa di una emorragia cerebrale causata da un aneurisma”, ha informato Luigino Tosatto direttore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia dell’ospedale Bufalini di Cesena. “La situazione era grave. Occorreva operare d’urgenza per salvarle la vita ma al contempo dovevamo cercare da fare il possibile per salvare la vita anche alla piccola che portava in grembo. Non c’era tempo da perdere, così abbiamo deciso di far nascere la piccola nella sala operatoria di Neurochirurgia con un taglio cesareo d’urgenza. Un parto eccezionale avvenuto all’ottavo mese di gravidanza grazie all’intervento simultaneo e tempestivo dei neurochirurghi, dell’equipè di Ostetricia e Ginecologia, degli anestesisti e dei neuroradiologi”.
Una volta concluso il parto, il team medico diretto dal dottor Tosatto è intervenuto sulla paziente che è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico di asportazione dell’aneurismacerebrale. Un caso piuttosto raro e complesso, tanto che la paziente è stata sottoposta a più procedure chirurgiche programmate, per ottenere l’eccellente risultato, di risoluzione completa della malattia. Oggi mamma e figlia stanno bene. “La cosa più emozionante – dicono medici e infermieri del Bufalini – è stato veder nascere la piccola nella sala operatoria di Neurochirurgia, considerate le gravi condizioni in cui si trovava la mamma”.
Una storia questa che non può non richiamare alla memoria un episodio simile caratterizzato da un epilogo davvero drammatico. Si tratta della 31enne Monia Benato, la cui giovane vita si è interrotta poche settimane fa all’ospedale di Padova dopo che giorni prima, mentre era nella sua abitazione a Venezia, aveva accusato un aneurisma cerebrale alla presenza del compagno. Quella di Monia è una doppia vita spezzata, perché era al quinto mese di gravidanza. A giugno, infatti, sarebbe nato Edoardo che adesso non potrà più conoscere questo mondo condizionato spesso da una sorte crudele come quella riservata a lui e alla giovanissima mamma. I medici hanno provato a salvarlo ma troppi erano i rischi.