Nel corso degli ultimi sette giorni nei bambini sotto i due anni si registra una prevalenza del virus respiratorio sinciziale (Rsv), mentre negli anziani che presentano sintomi respiratori prevale il virus dell’influenza, in calo in tutte le fasce di età. È questo, in sintesi, il dato emerso dal report di “InfluNet/RespiVirNet” pubblicato sul portale Influnet dell’Istituto superiore di sanità (Iss). I dati sono raccolti dalla rete del sistema di sorveglianza Influnet, i cui laboratori testano i campioni di pazienti con sindromi simil influenzali caratterizzandoli per i diversi virus circolanti in questo periodo. In modo specifico, il virus respiratorio sinciziale è la causa più comune di bronchiolite (infiammazione delle piccole vie aeree dei polmoni) e di polmonite nei bambini con 24 mesi di vita.
Il più delle volte infatti la prima infezione deriva da una malattia dell’apparato respiratorio superiore, accompagnata da congestione e febbre all’apparato respiratorio inferiore, il che causa tosse e difficoltà respiratorie. I bambini che hanno avuto bronchiolite presentano una maggiore probabilità di ricevere una diagnosi di asma in età successiva. I bambini con gravi disturbi sottostanti (come malattie cardiache congenite, asma, fibrosi cistica, disturbi neuromuscolari o soppressione del sistema immunitario) o nati prematuri e i lattanti sotto i 6 mesi presentano un rischio particolare di sviluppare una malattia grave. Il VRS (acronimo che deriva dall’inglese “Respiratory Syncytial Virus“) può infettare anche gli adulti e i bambini più grandi e gli anziani possono anche sviluppare polmonite.
Dalla ricerca inoltre emerge che “nei soggetti sotto i due anni il 54,9% dei campioni è risultato positivo a Rsv, il 30,4% a influenza e il 2,6% a Sars-CoV-2. Molto diversa la proporzione già tra 2 e 4 anni, in cui oltre la metà dei campioni è positivo per influenza, mentre il ‘peso’ dell’Rsv scende“. Nei climi temperati, come il nostro, le infezioni da RSV si verificano nei mesi più freddi o a cavallo con la stagione primaverile e resistono per 4-5 mesi. Nel corso del resto dell’anno invece le infezioni sono sporadiche e molto meno comuni. Le epidemie da virus respiratorio sinciziale si sovrappongono spesso a quelle influenzali e di metapneumovirus umano.
L’attuale sistema di raccolta dati InfluNet/RespiVirNet è stato disegnato originariamente per ottenere informazioni relative ai virus influenzali, circolanti in una determinata stagione epidemica. La rilevazione degli altri virus respiratori nei campioni prelevati, avviata a novembre 2022, non è attualmente effettuata in modo omogeneo in tutti i laboratori aderenti alla rete. Possono quindi verificarsi piccole distorsioni nel calcolo dei campioni positivi e delle proporzioni relative agli altri virus respiratori. Sono in corso diverse attività riguardanti il sistema di raccolta e analisi dei dati tese a migliorare costantemente la loro rappresentatività.