Alcune persone sono molto più sensibili di altre. Questa maggiore sensibilità non è un disturbo ma un tratto di personalità. Essere una persona altamente sensibile non equivale ad essere introversi, ma al rispondere in maniera più pronta ai vari stimoli esterni e interni. Mi piace assimilare le persone sensibili a individui che hanno una pelle particolarmente sensibile ai raggi del sole e che si scottano facilmente. Questa metafora ci aiuta a comprendere come non sempre la scottatura (per esempio il restarci male per una battuta infelice di un amico o per un rimprovero) sia direttamente proporzionale alla forza dei raggi solari (ossia all’evento che abbiamo percepito come sgradevole). Le persone altamente sensibili non solo elaborano le informazioni in modo più approfondito rispetto a quelle con livelli di sensibilità normali, ma si sentono anche più facilmente sovrastimolate, ad esempio da rumori forti o in ambienti caotici. Per questo motivo, spesso preferiscono lavorare da sole, piuttosto che negli uffici open space oppure dopo una giornata intensa, potrebbe essere loro necessario ritirarsi in solitudine per cercare un posto rilassante e per elaborare in tranquillità ciò che hanno vissuto durante la giornata.
La vita non è sempre facile per le persone emotivamente iper reattive. Essere molto sensibili può implicare maggiori livelli di sofferenza di fronte, per esempio, ad una critica di altri, alla perdita del lavoro o alla fine di una relazione affettiva. Tali individui infatti tendono a prendere le critiche molto sul personale e, quando qualcosa va storto, fanno fatica a superare questi momenti. Inoltre possono avere maggiori probabilità di esperire ansia o depressione rispetto alle persone con un livello di sensibilità nella norma. Le persone particolarmente sensibili spesso si sentono tese o nervose e tendono a preoccuparsi molto di ciò che gli altri pensano di loro, ad essere fortemente turbati da sentimenti di rifiuto o ad irritarsi quando gli altri non soddisfano le proprie aspettative. Inoltre, possono percepirsi come goffe o inappropriate in situazioni sociali di gruppo o in momenti di intimità romantica. È infine molto probabile che si preoccupino di essere giudicati dai loro partner e colleghi.
Ma essere molto sensibili ha anche dei vantaggi. Poiché elaborano i loro pensieri e sentimenti in modo molto più approfondito rispetto alla persona media, le persone sensibili sono spesso in grado di provare emozioni positive con maggiore intensità. Inoltre, essere sintonizzati da vicino con le proprie emozioni consente loro di provare una forte empatia e compassione per le persone nella loro vita. Allo stesso modo, prestano molta attenzione ai propri bisogni e quindi tendono a essere bravi a prendersi di cura di sé. Sono i primi a individuare qualcosa di bello o a richiamare l’attenzione sui segni di pericolo. Sono estremamente coscienziosi, si preoccupano di esprimersi educatamente e non amano essere percepiti come maleducati. Spesso infine hanno una vita interiore ricca e gratificante.
Rispettare la propria sensibilità ritengo sia un atto doveroso per ciascuno di noi. Scegliere le situazioni maggiormente adatte al proprio temperamento, magari scegliendo locali più tranquilli e meno popolati quando si esce, preferire la compagnia di piccoli gruppi, ecc. può aiutare a ridurre i livelli di stimolazione esterna e allo stesso tempo consente alla persona di non isolarsi completamente dal suo ambiente.