Anche se siamo ormai nel 2020, per la pertosse i bambini piccoli possono morire. A lanciare l’allarme è il presidente regionale della Società italiana di neonatologia (SIN) e direttore della terapia neonatale dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma (Opbg). “Per quanto in parte sia controllata, ha ancora un’incidenza elevata al di sotto dell’anno di vita. In alcuni casi può essere mortale”.
Responsabile della pertosse è il batterio Bordetella pertussis. La malattia si manifesta con attacchi di tosse, difficoltà respiratorie (soprattutto all’ispirazione) e conati di vomito causati dalle secrezioni bronchiali o dal cibo, sintomi che possono persistere per settimane, impedendo al bambino di respirare bene, di dormire e di mangiare. Nel lattante, possono esserci pause respiratorie o addirittura un arresto della respirazione. Per non parlare di eventuali complicazioni – polmonite, otite media, convulsioni lesioni cerebrali, che possono lasciare gravi conseguenze.
Per questo è importante promuovere la vaccinazione tra le mamme nel corso del terzo trimestre di gravidanza, raccomandata anche dal Piano Nazionale Vaccinazioni e proposta dall’Oms come strategia aggiuntiva per proteggere i neonati nei primi mesi di vita
Tuttavia, secondo un’indagine presentata nel primo congresso congiunto Sip-Sin-Simeup svoltasi alcuni giorni fa a Roma, la maggior parte delle future mamme non è al corrente di questa possibilità. “Quando alle donne incinta è stato chiesto se potessero, a loro giudizio, ricevere o meno vaccinazioni in gravidanza, il 60% ha risposto di no”, ha spiegato Viviana Moschese, pediatra e ricercatrice di Tor Vergata. In più, “alla domanda se durante la gravidanza avrebbero eseguito il vaccino contro la pertosse, soltanto il 3% ha risposto positivamente”.
Le vaccinazioni in gravidanza “sono ancora un punto estremamente critico e non tutti i ginecologi le consigliano” vengono addirittura sconsigliate da alcuni centri vaccinali. Il supporto dei ginecologi, per informare sull’importanza di vaccinarsi è fondamentale. Purtroppo un recente studio pubblicato sull’European Journal of Public Health solo 9 mamme su 100 sono pienamente convinte dell’efficacia delle vaccinazioni; il 20%, invece, mostrano tentennamenti e pregiudizi a riguardo.