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PREVENZIONE: ALCOL E FARMACI, TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE. PER MUTUA MBA IL DOTT. CLAUDIO ANNOVI
Associare alcol e farmaci può essere molto pericoloso, perché modifica l’efficacia dei farmaci stessi con effetti talvolta imprevedibili. Prevenire è meglio che curare e spetta a noi attraverso il buon senso attuare le giuste misure preventive per evitare di mettere a serio rischio il benessere del nostro organismo.
“Alcol e farmaci, un cocktail pericoloso” è stato lo slogan dell’ultima campagna di prevenzione alcologica dell’Azienda Usl di Modena, che quest’anno ha avuto l’obiettivo di informare la popolazione sui gravi rischi per la salute connessi all’utilizzo di sostanze alcoliche associate ai farmaci.
Diverse sono state le iniziative messe in campo per tutto il mese di aprile, tradizionalmente legato alla prevenzione alcologica, questa volta incentrato sul tema “Alcol e farmaci”.
Dopo il fumo e l’ipertensione, in Europa, l’alcol può essere considerato il terzo fattore di rischio di malattie e morte prematura.
Stando ai dati, il consumo dei medicinali in Italia negli ultimi anni ha subito un costante aumento. Nel 2014 sono state dispensate oltre un miliardo di confezioni di medicinali, corrispondenti a 18.7 confezioni per ogni abitante e sono state consumate, in media, 1039 dosi di farmaco al giorno per ogni mille abitanti, contro le 763 registrate nel 2004. Un incremento del 36%. Il 75% di questi farmaci è stato erogato dal Servizio Sanitario Nazionale. In generale, le donne consumano più farmaci degli uomini, in particolare nella fascia di età 15-64 anni con una differenza tra i due sessi del 9%. I medicinali più utilizzati sono quelli per il sistema cardiovascolare seguiti dai farmaci del sangue e da quelli dell’apparato gastrointestinale (i dati sono dell’Osservatorio Nazionale sull’impiego dei medicinali).
Per quanto concerne invece il consumo di alcol, a livello nazionale, nel 2014 il 63% della popolazione italiana con più di 11 anni ha consumato almeno una bevanda alcolica nell’ultimo anno e i consumatori giornalieri di bevande alcoliche sono invece il 22%. Secondo i dati Istat del 2015, i comportamenti “a rischio” riguardano attualmente circa 8 milioni e 265 mila persone, pari al 15,2% della popolazione nazionale.
“Quando assumi farmaci di qualsiasi tipo, consumare alcol anche in piccole quantità è sempre un rischio per la tua salute” questo è stato uno dei messaggi della campagna 2016 di prevenzione alcologica dell’Azienda Usl di Modena. L’iniziativa, è stata sostenuta dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) e realizzata insieme a numerosi partner. Mutua Mba, società di mutuo soccorso, da sempre impegnata nel panorama della Sanità Integrativa, per saperne di più ha intervistato il dott. Claudio Annovi, Responsabile Unità Operativa Dipendenze Patologiche Area Sud Ausl Modena, nonché responsabile del progetto.
Dott. Annovi, in Europa l’alcol può essere considerato il terzo fattore di rischio di malattie e morte prematura, insieme ai farmaci può provocare dei seri danni per la nostra salute. Quali sono i maggiori rischi?
“Nella nostra società l’alcol fa parte della cultura e della vita quotidiana: il consumo di bevande alcoliche è molto diffuso. Chi assume alcol, anche in piccole quantità, nel corso di una qualsiasi terapia farmacologica, è esposto a seri rischi per la salute perché può modificare le proprietà dei medicinali e di conseguenza le performance del paziente, con un aumento di incidenti sul lavoro, in casa e in strada. Se una persona è portatrice di una malattia cronica, il consumo di alcol può produrre delle possibili riduzioni dell’effetto del farmaco.
I farmaci, inoltre, possono rallentare l’eliminazione dell’alcol dal corpo, aumentando di conseguenza gli effetti collaterali come vampate di calore, cefalea, nausea, palpitazioni e ipotensione. E’ importante adottare delle misure di prevenzione per evitare i rischi aggiunti legati al consumo associato di alcol con farmaci”.
Il consumo di alcol è maggiormente diffuso tra i giovani, l’identikit, stando agli ultimi dati nazionali, è maschio di età compresa tra i 18 e i 24 anni, conferma?
“Per quanto riguarda questa categoria il rischio è elevato perché i giovani seguono il fenomeno del “binge drinking” ovvero bere tanto in poco tempo ( almeno 5 unità alcoliche o bicchieri di bevande alcoliche in massimo due ore ), con conseguenze importanti per la salute e la sicurezza”.
Lei è il responsabile del progetto “Alcol e farmaci, un cocktail pericoloso”, che si è concluso da poco. Da cosa nasce l’idea di mettere in campo una campagna di informazione e sensibilizzazione?
“Nasce dalla necessità di informare l’opinione pubblica, di qualunque età, a prestare attenzione al consumo di alcol. Il mese di aprile è dedicato alla prevenzione alcologica e ogni anno, dal 2002, attuiamo interventi grazie alle nostre campagne informative. Dopo aver affrontato tanti temi, quest’anno abbiamo voluto evidenziare quello inerente ai rischi che si possono verificare assumendo insieme alcol e farmaci. E’ un tema che meritava di essere approfondito perché riguarda una moltitudine di persone. Obiettivo della campagna 2016 è stato modificare i comportamenti legati al consumo di alcol associato all’assunzione dei farmaci”.
Come sono stati i risultati raggiunti?
“Eccellenti, oltre le aspettative con delle risposte da parte degli utenti più che positive. Un traguardo che abbiamo raggiunto grazie anche al coinvolgimento dei farmacisti e degli operatori sanitari che hanno offerto servizi ai cittadini. Siamo riusciti anche a interessare pazienti affetti da patologie croniche, come i diabetici che, usufruendo delle iniziative, sono stati informati del rapporto tra i loro farmaci e il consumo di alcol”.
Quali sono i suoi consigli?
“Le raccomandazioni sono quelle di prestare attenzione perché l’alcol è considerato una bevanda che presenta fattori di rischio: più il consumo viene incrementato tanto più il rischio aumenta. Le conseguenze per la salute aumentano ancor di più se è associato ad altre sostanze che agiscono sul sistema nervoso centrale. Chi segue terapie farmacologiche per breve o lungo tempo deve limitare il consumo di alcol che va assunto lontano dall’assunzione dei farmaci”.
Come ha spiegato il dott. Annovi associare alcol e farmaci può essere altamente pericoloso perché modifica l’efficacia dei farmaci stessi con effetti talvolta imprevedibili. Prevenire è meglio che curare e spetta a noi attraverso il buon senso attuare le giuste misure preventive per evitare di mettere a serio rischio il benessere del nostro organismo.
“La salute è il primo dovere della vita” (Oscar Wilde) concetto molto caro a Mutua Mba.