Questo sito Web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.
Prevenzione del suicidio, la drammatica fotografia dell’Ospedale “Bambino Gesù”
I dati in nostro possesso non fanno ben sperare. Sono 387 i casi registrati nell’ultimo anno all’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma per tentato suicidio e ideazione suicidaria tra gli adolescenti. Il 90% di loro sono ragazze. In vista della Giornata mondiale dedicata alla prevenzione del suicidio, che si celebra domenica 10 settembre, nella giornata di oggi gli esperti si incontreranno a Roma in un convegno organizzato dall’Ospedale della Santa Sede. Il contesto attuale è tragico: il tasso di mortalità è di 14,5 su 100.000 abitanti. Questo vuol dire che ogni minuto si suicidano più di due persone, a volte ogni 40 secondi. Per i numeri globali e per il significato che l’atto porta con sé, è un problema di sanità pubblica che non deve essere trascurato.
“La depressione e i disturbi d’ansia tra i giovanissimi – fa sapere Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale e ordinario all’Università Cattolica – sono in aumento esponenziale da anni. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza psichiatrica, come testimoniano i numeri altissimi registrati al Bambino Gesù negli ultimi anni, in particolare dopo l’esperienza traumatica della pandemia. I problemi di salute mentale per cui i ragazzi vengono portati in urgenza in un pronto soccorso pediatrico sono sempre di più legati all’autolesionismo messo in atto fin da bambini. È un dato che colpisce e che testimonia una sofferenza psicologica dei ragazzi che non va ignorata ma che non trova invece sufficiente ascolto e risposte adeguate”.
Nel 2022 le consulenze neuropsichiatriche effettuate al pronto soccorso del Bambino Gesù sono state complessivamente più di 1500. Ogni giorno almeno 4 tra bambini e ragazzi accedono in emergenza per problematiche mentali. I ricoveri nel reparto protetto di Neuropsichiatria, dove vengono gestiti i casi più complessi, sono stati 544 (+10%). Il 70% di queste ospedalizzazioni ha riguardato casi di ideazione suicidaria o di tentato suicidio.
Pediatri, neuropsichiatri, esperti di salute mentale e rappresentanti delle istituzioni approfondiranno questi argomenti nel convegno “Psicopatologia del comportamento suicidario in età evolutiva” promosso dall’Ospedale in occasione della Giornata Mondiale della Prevenzione del suicidio. Verranno condivisi dati epidemiologici, clinici e linee di trattamento per la riduzione del rischio suicidario. In programma, un tavolo di discussione sull’emergenza dell’autolesionismo in età evolutiva con gli interventi dell’editorialista del Corriere della Sera Walter Veltroni, dello psicoanalista Massimo Ammaniti, del neuropsichiatra Stefano Vicari e del pediatra Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale e DEA di II livello del Bambino Gesù.