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Problemi alla vista: che cos’è la diplopia?
Occhi stanchi, affaticati dallo schermo dello smartphone o del pc e indeboliti nelle ore serali, quando la luminosità cala del tutto. Nel mondo ci sono circa 296 milioni di persone che soffrono di disturbi visivi che si manifestano attraverso i più svariati sintomi (mal di testa, pupille dilatate, vista affaticata, occhio secco). Spesso il malessere per eccellenza è proprio il mal di testa che scoppia quando l’occhio fa uno sforzo superiore. Tra i disturbi della vista che secondo gli specialisti registrano una importante insorgenza c’è la diplopia, patologia comune che può colpire un occhio o entrambi e in genere, quando succede all’improvviso, provoca una reazione di panico che induce la persona a recarsi nell’immediato al pronto soccorso o dal proprio medico. Il più delle volte, dopo aver effettuato una visita oculistica d’urgenza, i pazienti sono seguiti da specialisti.
La diplopia è una patologia che fa percepire all’occhio due immagini di un unico oggetto e può avere un’origine strettamente oculare o di più ampia natura. La forma più diagnosticata di diplopia è quella binoculare e si manifesta quando entrambi gli occhi sviluppano problemi di coordinazione. Alla base di questa forma troviamo un movimento non coniugato dei due occhi per cui la stessa immagine, in determinate posizioni dello sguardo, viene percepita in posizioni diverse dello spazio. Nel momento in cui uno dei due occhi viene occluso, la visione torna normale. Invece, l’altra forma è quella monoculare e si manifesta quando uno solo dei due occhi è colpito da visione doppia. In questi pazienti si sviluppa una forma di strabismo, detto anche esotropia concomitante acuta, che può richiedere un intervento chirurgico.
Un altro problema comune è l’affaticamento agli occhi da esposizione a dispositivi digitali, un disturbo che si sta presentando sempre più frequentemente in età pediatrica e tra i bambini che trascorrono molte ore davanti agli schermi, senza alcuna pausa. Questa cattiva abitudine può provocare un affaticamento agli occhi dovuto ai riflessi di luce dello schermo. Procedendo con l’età, un’altra patologia sempre più frequente è la degenerazione maculare tra le persone tra i 50 e i 60 anni. Non ha cause primarie conosciute, anche se si sa che i fattori di rischio includono il fumo, la pressione alta e l’essere in sovrappeso, oltre alla presenza di altri casi della stessa condizione in famiglia. La patologia riduce la capacità di leggere e di riconoscere i visi, poiché colpisce la visione centrale più che quella periferica, e si manifesta con una visione sfocata o distorta. Anche la perdita della vista è possibile, e si possono percepire linee dritte come storte e ondulate.