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Problemi di udito, nel mondo il 61% della popolazione presenta ipoacusia
Un esercito, neppure tanto ridotto. In tutto il mondo si contano 466 milioni di persone con una riduzione dell’udito e si stima che entro il 2050 oltre 900 milioni di persone (ovvero 1 su 10) presenterà una perdita uditiva disabilitante. Nello specifico sono 34 milioni i bambini colpiti da forme di ipoacusia, il 60% delle quali potrebbero essere prevenute; più di 1 miliardo di giovani tra i 12 e i 35 anni corrono il rischio di danneggiare il proprio udito a causa di un’esposizione scorretta al rumore mentre tra gli over 65, si stima che un terzo abbia problemi di udito.
Sono questi alcuni dei dati forniti dall’Organizzazione mondiale della Sanità in occasione del World Hearing Day, la Giornata mondiale dell’udito che si celebra annualmente il 3 marzo. “Hearing care for ALL! Screen. Rehabilitate. Communicate”, questo il messaggio per la VI edizione della Giornata lanciato dall’OMS con l’obiettivo di diffondere tutte le misure di sanità pubblica tese ad affrontare e a prevenire i casi di ipoacusia.
Restringendo il campo all’Italia invece sono circa 7 milioni le persone che presentano problemi di udito, corrispondenti all’12,1% della popolazione. Nel nostro Paese l’ipoacusia interessa una persona su tre (tra gli over 65), ma il dato registrerà certamente una crescita. Solo il 31% della popolazione ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi 5 anni, mentre il 54% non l’ha mai fatto. Solo il 25% di coloro che potrebbero averne beneficio usa l’apparecchio acustico, nonostante l’87% di chi ne fa uso dichiari migliorata la propria qualità di vita.
Per la celebrazione della Giornata 2021 l’organizzazione abruzzese “Nonno Ascoltami! – Udito Italia Onlus” ha promosso la realizzazione di un importante evento di sensibilizzazione sui disturbi uditivi. Come si legge nella nota stampa dell’organizzazione “Nonno ascoltami! – Udito Italia Onlus” il 2 e 3 marzo prossimi partirà da Pescara l’evento on line che celebrerà, in contemporanea con oltre 100 Paesi, il World Hearing Day e ufficializzerà il lancio del World Report on Hearing, messo a punto dal World Hearing Forum, organismo voluto dall’Oms proprio per alzare l’attenzione sul preoccupante aumento dei disturbi uditivi nel mondo, di cui fa parte anche Udito Italia Onlus.
Inoltre, una delle cause principali di ipoacusia è da ricollegare a un frequente utilizzo degli auricolari. Una persona su 10 infatti utilizza le proprie cuffie con un volume più elevato rispetto al limite raccomandato dall’OMS. A rivelarlo sono i risultati di uno studio sull’udito effettuato da Apple secondo cui circa un quarto del campione delle persone analizzato sia stato esposto quotidianamente a volumi potenzialmente dannosi per l’udito. Per questo Apple ha lanciato l’Apple Hearing Study con lo scopo di determinare gli effetti dell’esposizione ai suoni nel lungo periodo.