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I PROGRESSI DELLA RICERCA PER LA RADIOLOGIA ONCOLOGICA: IN ITALIA SI E’ SVOLTO IL 35 ° CONGRESSO ESTRO

A Torino si è svolto il 35° Congresso ESTRO: dottori, scienziati e radioterapisti provenienti da tutto il mondo si sono confrontati sugli studi e sui progressi della ricerca per la radiologia oncologica.

Uno dei maggiori congressi europei, suddiviso in quattro giornate, promosso dalla Società Europea di Radioterapia Oncologica (ESTRO) si è svolto, dopo 26 anni, in Italia, a Torino, dove i migliori dottori, scienziati e radioterapisti di tutto il mondo si sono confrontati sugli studi più recenti in radiologia oncologica clinica, radiobiologia, fisica, tecnologia, cura del paziente, radioterapia e brachiterapia. Il congresso ha avuto grande successo, ben oltre le aspettative degli organizzatori, con la partecipazione di circa 5000 congressisti provenienti da oltre 80 Paesi diversi, durante il quale sono stati presentati i risultati della ricerca clinica in radioterapia oncologica, radiobiologia, fisica medica e brachiterapia da parte di autorevoli ricercatori provenienti da tutto il mondo.
Oltre ad essere stato un tavolo di confronto che ha evidenziato i risultati raggiunti, è stato anche un evento che ha promosso due iniziative speciali: la Giornata dei Pazienti, specificamente dedicata ai pazienti malati di cancro e alle varie associazioni; la Super Run, una corsa non competitiva di 5 km che sostiene una raccolta fondi a favore di ESTRO Cancer Foundation, a cui hanno partecipato pazienti e rappresentanti delle Associazioni dei pazienti.
Fondamentale nella riuscita del Congresso è stato l’impegno di Umberto Ricardi, professore all’Università di Torino e direttore della radioterapia della Città della Salute e della Scienza di Torino nonché, da poco, presidente della stessa ESTRO, che ha lavorato con Turismo Torino Convention Bureau per portare l’evento nella sua città. Insomma, con orgoglio, una città italiana è riuscita ad ospitare un evento importante battendo Glasgow e Copenhagen. Ecco la dichiarazione del professor Ricardi: “Siamo molto orgogliosi, come intera comunità radioterapica italiana, di essere riusciti a portare nella nostra città un evento congressuale di tale importanza. ESTRO pone sempre di più la centralità del paziente come elemento cardine della moderna oncologia sia in termini di reale valutazione multidisciplinare, sia di importanza decisionale del paziente sulla base di indicatori relativi ad aspetti della qualità di vita futura. Fortunatamente, a tal riguardo, si deve sottolineare come la moderna radioterapia, grazie al progresso tecnologico significativo, sia nelle condizioni di essere considerata davvero sicura e non gravata da significative tossicità. Non è un caso che si sia voluto intitolare la giornata dedicata ai pazienti del 30 aprile: Radioterapia, Amica Mia”.
Le scoperte scientifiche emerse durante il congresso riguardano la domanda di radioterapia nei Paesi europei, che aumenterà mediamente del 12% tra il 2012 ed il 2025, con un picco massimo per il tumore della prostata (24%) come dimostrato da un nuovo studio di Borras e Lievens, pubblicato dalla rivista scientifica Radiotherapy and Oncology. Queste proiezioni derivano da una recente ricerca effettuata dai membri del progetto scientifico HERO (HealthEconomics in RadiationOncology) per conto della Società Scientifica Europea di Radioterapia Oncologica (ESTRO). Un nuovo studio si è poi occupato della migliore strategia terapeutica per le pazienti giovani o anziane con tumore della mammella in stadio iniziale (dott.ssa Tinne Laurberg), altri scienziati hanno invece presentato le loro ricerche sull’influenza che il massiccio insuccesso nella pubblicazione dei risultati di trial clinici ha sulle strategie di cura (Jaime Pérez-Alija e Pedro Gallego). Nicole Rekers ha poi dimostrato come la combinazione tra radioterapia e immunoterapia funzioni sia sul tumore primitivo che sulle metastasi a distanza, mentre Barbara Stam ha proposto di implementare l’utilizzo di nuove tecniche radioterapiche che riducano la dose ricevuta dal cuore poiché si è dimostrato come pazienti sottoposti a radioterapia stereotassica per carcinoma del polmone possano aumentare il rischio di mortalità non correlato al tumore. Infine, è stato presentato da Scott Glaser il più grande studio su pazienti con tumore testicolare in stadio iniziale (II) nel quale si dimostra la maggior efficacia della radioterapia rispetto alla chemioterapia.

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