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Pulizia dei denti e bambini, un rapporto alle volte troppo complesso
Sono comparsi i primi dentini, quando cominciamo a spazzolarli? È questa una delle domande più frequenti ripostate sui blog dalle mamme alle prese con la crescita dei propri pargoli. Quello dei denti, c’è da dire, è un nodo abbastanza complicato da sciogliere e che trova inoltre diverse letture: c’è chi infatti attende qualche anno prima di armarsi di spazzolino, chi invece dal primo dentino si adopera affinché la cavità orale del piccolo sia più che igienizzata. Ma dov’è la verità? Questi ultimi, stando alla lezione degli esperti, non sbagliano ad essere così previdenti: basterà utilizzare una garza in cotone imbevuta d’acqua e passarla sui denti, sulle gengive e anche sulla lingua. Non solo, è molto importante curare l’igiene orale del piccolo fin dalle prime settimane di vita: in seguito alla poppata è possibile che rimangano nella bocca del bambino residui di latte che si depositano sui denti anche per un lungo periodo e questo può provocare la cosiddetta “carie da biberon” che attacca i dentini frontali superiori ed inferiori. Per evitare questo imprevisto è dunque consigliabile tenere pulita la bocca del bimbo aiutandosi con una garza umida. I denti sono quella parte del corpo che dalla primissima infanzia all’età adulta non andrebbe mai, categoricamente, trascurata, essendoci continui pericoli in agguato. Dalla carie alle diverse patologie, sono diverse le complicanze che potrebbero presentarsi senza preavviso. A sottolinearlo è lo stesso Ministero della Salute secondo cui in Italia oltre il 40% dei bambini che non ha compiuto il 12esimo anno di età presenta carie dentale.
Un dato preoccupante per l’Associazione specialisti italiani in Ortodonzia che condivide alcune raccomandazioni per la stagione estiva. La carie è una malattia infettiva multifattoriale degenerativa che colpisce i tessuti duri del dente estendendosi in profondità, causando una graduale demineralizzazione e proteolisi. Se non curata attentamente e in tempo potrebbe provocare lo sviluppo di infezioni e, nei casi più gravi, anche la perdita di denti. Lavare i denti dei bambini non è sempre facile, e ancora meno semplice se si portano apparecchi ortodontici fissi: la mancata collaborazione dei più piccoli e l’assenza da casa porta a saltare di frequente questa essenziale pratica giornaliera. Come già detto in apertura, per non incorrere in difficoltà di nessuna natura è importante seguire una costante e completa igiene orale a partire da bambini che previene le carie. Le raccomandazioni che arrivano dall’Asio fanno riferimento alla stagione estiva essando il periodo in cui i più piccoli, con la conclusione delle lezioni scolastiche, tendono ad abbandonare tutte le altre attività di routine che compiono nel corso dell’anno sotto indicazioni di insegnanti e genitori.
Pertanto, attenzione all’igiene orale, una dieta adeguata e seguire le indicazioni dello Specialista in Ortodonzia. Sono questi i tre consigli lanciati dagli esperti alle famiglie. Le ultime linee guida del Ministero della Salute in tema di prevenzione della carie consigliano l’uso di un dentifricio con 1.000 ppm (parti per milione) di fluoro già a partire dai 6 mesi, o comunque da quando spuntano i primi dentini da latte. Dai 6 ai 12 anni si passa a 1.400 ppm, e dai 12 anni in su a 1.450 ppm. Eccetto casi particolari, le stesse linee guida non consigliano la somministrazione delle gocce o pastiglie di fluoro, come in uso in passato. Anche l’alimentazione riveste un ruolo importante, per tale ragione i bambini vanno educati innanzitutto nel sapere gestire il rapporto con il cibo. Un ridotto consumo di zuccheri, evitare l’assunzione eccessiva di carboidrati raffinati e prediligere frutta e verdura. Questi i tre punti da seguire perché ci sia un’ottima partenza.