Chi dovrà sottoporsi alla somministrazione della quarta dose? Finalmente la risposta ufficiale è arrivata direttamente dai banchi del Ministero della Salute che dopo aver ottenuto il placet dall’Ema ed Ecdc sulla quarta dose di vaccino anti Covid-19 (seconda booster) agli over 80, in una nota congiunta con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), l’Istituto superiore di sanità (Iss) e il Consiglio superiore di sanità (Css) ha indicato le modalità di somministrazione per l’Italia. La quarta dose dunque toccherà alle persone che hanno compiuto o superato gli 80 anni di età, per gli ospiti delle Rsa e per tutti coloro che fanno parte delle categorie più fragili e con un’età compresa tra i 60 e i 79 anni.
Come si legge nella nota diramata, si raccomanda la somministrazione di una seconda dose di richiamo (secondo booster) con vaccino anti Covid a mRna nei dosaggi autorizzati per la dose booster, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo. Al momento, l’indicazione non si applica ai soggetti che hanno contratto l’infezione da Sars-CoV-2 successivamente alla prima dose di richiamo. Inoltre per Ecdc ed Ema al momento non è il caso di estendere il secondo booster a tutta la popolazione. Ma entrambe le Agenzie hanno dato l’ok per gli adulti con età pari o superiore a 80 anni.
Il vaccino pan-coronavirus è il vero obiettivo: avrà tempi più lunghi ma non troppo più lunghi. Intanto, come definito dal direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini in conferenza stampa al Ministero della Salute, si approderà al prossimo richiamo con un vaccino adattato, con o senza virus influenzale, in autunno.
L’Organizzazione mondiale della sanità in relazione alla campagna vaccinale si era prefissata il raggiungimento del 40% di popolazione vaccinata in ogni paese entro la fine del 2021, e il 70% entro giugno 2022. Ad oggi i paesi con una copertura significativa sono: Cina, India e Unione Europea, quest’ultima con 861.249.214 dosi somministrate. Sul fronte nazionale invece l’84,05% della popolazione è vaccinato: 65,92% con tre dosi, 0,12% già con quattro. Se la campagna vaccinale riparte, con la riapertura graduale, di regione in regione, degli hub, resta confermata la presenza delle mascherine in contesti come il trasporto pubblico, cinema e teatro, considerato che rappresenta per sua natura una protezione importante e fondamentale. A ribadirlo è stato nella conferenza stampa di martedì pomeriggio il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli. Nessun cambiamento anche in merito al Green Pass, richiesto per salire a bordo di aerei, navi e treni e per accedere in locali pubblici come le discoteche, i luoghi della cultura e i ristoranti (al chiuso).