Il piccolo Julen, il bambino di 2 anni che il 13 gennaio scorso è precipitato all’interno di un pozzo di soli 25 centimetri di diametro e lungo 110 metri, a Totatlán vicino Malaga è stato ritrovato stamattina senza vita.
A darne l’annuncio un tweet della Guardia Civil: “Disgraziatamente…nonostante tanti sforzi da parte di tanta gente, non è stato possibile…#RIPJulen le più sincere condoglianze ai familiari”.
Alle ore 11 locali il Comune ha osservato un minuto di silenzio e sono stati proclamati 3 giorni di lutto.
Il corpo senza vita di Julen è stato trovato a 71 metri di profondità come avevano ipotizzato sin dall’inizio di esperti.
Secondo quanto riferito da El Pais un agente della Guarda Civil è stato l’ultimo a calarsi dopo gli 8 minatori della Brigata che hanno aperto una galleria di accesso al pozzo utilizzando anche tre micro-ordigni esplosivi per rimuovere strati rocciosi del terreno difficili da rimuovere.
Sono stati giorni difficili, una corsa contro il tempo, sia per la realizzazione del tunnel parallelo al pozzo, lavori interrotti per un “errore di calcolo” per poi essere ripresi, che da un punto di vista psicologico. La Spagna e il mondo intero ha vissuto ore di angoscia con la speranza di ritrovare Julen vivo. Stamattina è arrivata la triste notizia. Il padre del piccolo, José Roselló, ha avuto un malore ed è stato soccorso dal personale di un’ambulanza presente all’uscita del pozzo. La notizia del ritrovamento è stata twittata anche dal ministero dell’Interno spagnolo: “Dopo giorni di intense ricerche e lavoro instancabile, il corpo del piccolo Julen è stato trovato senza vita nel pozzo di Totalan”.
Il ministero ha espresso condoglianze alla famiglia e il suo “riconoscimento allo sforzo della @guardiacivil, i minatori e tutta la squadra di emergenza”. Poco dopo, sempre su Twitter il capo del governo Pedro Sanchez ha scritto: “Tutta la Spagna s’unisce alla infinita tristezza dei genitori di Julen. Abbiamo seguito da vicino ogni tappa per arrivare fino a lui. Ringraziamo per gli enormi sforzi tutti quelli che in questi giorni si sono prodigati nel tentativo di salvarlo”.
Mutua Mba, che ha seguito tutte le operazioni di salvataggio nella speranza che il piccolo Julen fosse restituito in vita ai genitori José Roselló e Victoria García, si unisce ai messaggi di cordoglio e di condoglianze.
La triste storia spagnola, e purtroppo anche il tragico finale, ha ricordato il caso di Vermicino avvenuto 38 anni fa. Era il giugno del 1981 quando il piccolo Alfredino Rampi, di 6 anni, finì in un pozzo artesiano profondo 80 metri lungo via di Vermicino, una strada che collega Roma con Frascati. Si tentò per ore di raggiungere Alfredino, bloccato a 36 metri di profondità’, e riportarlo in superficie ma purtroppo non si riusci’ a salvarlo.