Ricerca e innovazione hanno una lunga relazione tra loro e concorrono al miglioramento della salute dell’essere umano, anche grazie al sostegno del settore industriale. Si basa proprio su questo dialogo lo studio dei modelli di assistenza sanitaria, lo sviluppo e l’uso delle tecnologie applicate alla salute e posto a fondamento del nuovo accordo europeo stretto tra Belgio e Italia, due modelli complementari di sviluppo di imprese biopharma che insieme contano oltre 500 imprese dedicate e 10 mila addetti alla ricerca e sviluppo in un settore in pieno sviluppo.
È stato sottoscritto, dall’Ambasciata del Belgio in Italia e Galapagos, azienda biotech belga impegnata nello sviluppo di farmaci innovativi, il Protocollo d’intesa di durata triennale contenente una serie di iniziative tese a favorire lo sviluppo di una cultura della cooperazione sui temi della salute, della cura e del benessere delle persone. Il documento è stato presentato pubblicamente nel corso dell’evento “BioTech Bridge. Tracing new routes for human health”, che si è tenuto nella residenza dell’Ambasciatore del Belgio a Roma.
Il progetto, denominato “Bioneers”, guarda a una cultura della cooperazione sui temi della salute, della cura e del benessere delle persone. Cooperazione già sancita nell’ambito dell’Ipcei Salute (Important Projects of Common European Interest), accordo che impegna alla condivisione di conoscenze volto allo sviluppo di prodotti e processi biomedici innovativi, che entrambi i Paesi hanno già sottoscritto precedentemente.
“Siamo felici di poter contribuire alla valorizzazione delle competenze e delle eccellenze italiane nel settore salute presenti sul territorio attraverso questo accordo”, ha commentato l’Ambasciatore del Belgio in Italia, Pierre-Emmanuel De Bauw specificando che le biotecnologie in ambito medico e farmaceutico sono una delle chiavi per lo sviluppo economico dell’Europa. Come mette in luce il Rapporto ‘Politiche e investimenti nel settore biotech. Due modelli a confronto: Italia e Belgio’, realizzato da I-Com nell’ambito del progetto Bioneers, negli ultimi anni Belgio e Italia hanno fatto registrare una crescente specializzazione del settore delle red biotech.
Da parte sua invece l’Italia, anche grazie alle importanti occasioni fornite dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sta lavorando a un innovativo modello di filiera biomedica, al passo con i tempi e con i progressi tecnologici. Fondamentale in questo senso è la Open Innovation, la collaborazione che consente di passare dalla ricerca allo sviluppo, attraverso attività di trasferimento tecnologico che relazionano pubblico e privato. “Siamo orgogliosi – ha condiviso il CEO di Galapagos in Italia Alberto Avaltroni – di aver dato vita a questo protocollo d’intesa con l’Ambasciata del Belgio per la promozione del dialogo fra i due Paesi e la valorizzazione della ricerca scientifica. Galapagos nasce dalla ricerca e mette al centro delle sue attività la scoperta e lo sviluppo di molecole innovative che possano fare la differenza per i pazienti. Tuttavia alla base c’è una concreta consapevolezza: è necessario migliorare l’assistenza e l’accesso dei pazienti alle innovazioni terapeutiche.