Inside out (reale). Nel corso dell’anno 2023/2024, 98 psichiatri e 21 psicologi, supportati da 98 volontari, hanno guidato un programma volto a offrire agli studenti strumenti concreti per riconoscere i segnali di un disturbo mentale. È interessante il report restituito dal progetto Itaca che nell’anno concluso lo scorso giugno ha coinvolto, complessivamente, 17.011 studenti, 808 classi appartenenti a 167 istituti scolastici in 17 città italiane dove la Fondazione opera (Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Campobasso, Catanzaro – Lamezia, Firenze, Genova, Lecce, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Rimini, Roma, Torino). Ciò che è emerso è un quadro non del tutto positivo: lo stato d’animo degli adolescenti è “costellato”, come un grande puzzle, da ansia, angoscia, una particolare attenzione all’alimentazione e pensieri ossessivi.
Dati che, tra gli altri, richiamano alla mente i risultati della recente indagine di Telefono Azzurro secondo cui in Europa sono oltre 9 milioni gli adolescenti alle prese con problemi di salute mentale. Depressione, ansia e disturbi comportamentali sono le problematiche principali. Come si evince dal report del Progetto Itaca, la situazione è grave anche nel nostro Paese dove un ragazzo su 5 si sente in ansia, uno su 3 prova vergogna a chiedere aiuto ad un esperto.
La salute mentale degli adolescenti è un tema caldo, soprattutto considerando che, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 75% delle persone che sviluppano un disturbo mentale avrebbe potuto riconoscere i segnali d’allarme già tra i 15 e i 25 anni. La formazione, informano dal Progetto Itaca, gioca un ruolo cruciale nell’aumentare la consapevolezza e la capacità di intervenire in tempi rapidi. Nel corso degli incontri svolti, gli studenti hanno avuto la possibilità di interagire in un ambiente privo di giudizi, grazie alla piattaforma Mentimeter, che ha consentito loro di partecipare a sondaggi e rivolgere domande agli esperti in forma anonima. Le video testimonianze di coetanei che hanno vissuto l’esperienza di un disturbo mentale sono state particolarmente efficaci nel far percepire queste problematiche come comuni tra i giovani, contribuendo a superare il senso di vergogna che spesso le accompagna.
Nelle città di Milano, Pavia e Monza, oltre l’80% degli studenti coinvolti si dichiara soddisfatto del progetto, considerandolo utile e formativo. Oltre il 90% dei partecipanti afferma di comprendere meglio i fattori che influenzano la salute mentale e di saper distinguere tra disagio adolescenziale e disturbo mentale, e di aver acquisito una maggiore consapevolezza su dove cercare aiuto. Inoltre, un significativo 90% degli studenti ha dichiarato di sentirsi più disposto e preparato ad ascoltare con empatia un amico che esprime un disturbo.