Scatta l’ora del Veganuary per un’alimentazione ‘amica della terra’

È possibile dare avvio al nuovo anno osservando nuovi e concreti buoni propositi? L’occasione è fornita da Veganuary, l’iniziativa che dal 2014 viene promossa nel mondo, e in Italia dall’organizzazione per i diritti animali Essere Animali, e che solo lo scorso anno ha registrato un’adesione corposa pari a 25 milioni di persone, di cui 1,7 solo nel nostro paese. Questa proposta che guarda alla tavola, alla dispensa e al carrello della spesa dei singoli consumatori è caratterizzata da una scelta di cibi vegetali dall’1 al 31 del mese, ovvero di alimenti che non contengano ingredienti di origine animale.

Il lancio ufficiale è avvenuto il 1° gennaio anche se gli interessati hanno avuto la possibilità di presentare la propria iscrizione sul portale www.veganuary.it già alcune settimane prima. A ciascun utente è stato chiesto di selezionare la data di inizio al fine di ricevere gratuitamente per 31 giorni ricette e consigli per sperimentare (qualora sia una scelta senza precedenti) un’alimentazione vegetale, sana e gustosa. È possibile tuttavia seguire la regola senza iscriversi al sito.

“La partecipazione e l’influenza di Veganuary – fa sapere Brenda Ferretti, campaigns manager di Essere Animali – cresce ogni anno di più, anche in Italia, ed è entusiasmante vedere come la consapevolezza dell’impatto che i sistemi alimentari hanno sul Pianeta, la nostra salute e la vita degli animali, stia crescendo. Scegliere un’alimentazione a base vegetale non vuol dire isolarsi o fare rinunce e Veganuary riesce a dimostrarlo al meglio, creando un senso di comunità e mostrando l’enorme varietà di piatti che è possibile preparare mangiando vegetale”.

L’ottima riuscita dell’iniziativa proposta ormai dal 2014 e promossa in modo del tutto sperimentale nel Regno Unito è dovuta in gran parte a un contesto sociale decisamente più amico al ‘cibo della terra’ arricchito anche dalla proposta flexitariana. Nel corso degli ultimi anni infatti la dieta vegetariana è entrata a far parte delle abitudini alimentari di moltissime persone. Sulla base dei dati restituiti da Eurispes il 6,6 per cento circa adotta un regime vegetariano (4,2 per cento) o vegano (2,4 per cento), corrispondente, in numeri assoluti, a poco più di 3 milioni di persone. Ciò che spinge le persone ad aderire a questi tipi di alimentazione è la consapevolezza che una dieta basata prevalentemente sul consumo di alimenti vegetali può favorire la riduzione del rischio di sviluppare diverse patologie croniche, tra cui alcune forme di cancro, e il desiderio di ridurre l’impatto ambientale determinato dalle produzioni di alimenti di origine animale.

Alessandro Notarnicola
Alessandro Notarnicola
Mi occupo di giornalismo e critica cinematografica. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia nel 2013, nel 2016 ho conseguito la Laurea Magistrale in "Editoria e Scrittura". Da qualche anno mi sono concentrato sull'attività della Santa Sede e sui principali eventi che coinvolgono la Chiesa cattolica in Italia e nel mondo intero.

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