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SCOPERTO IL GENE DELLO SCHERMO SOLARE, PROTEGGE DAI RAGGI UV
Il gene dello schermo solare è un nuovo potenziale alleato nella lotta al melanoma, il tumore della pelle più aggressivo e mortale: infatti ripara “in tempo reale” i danni provocati dai raggi UV.
Il melanoma è il più diffuso e il più aggressivo tra i tumori della pelle. Secondo l’Associazione italiana registri tumori (Airtum), sono quasi 11mila i nuovi casi di melanoma registrati in Italia nel 2014 e 100mila quelli diagnosticati ogni anno nel mondo. Il principale fattore di rischio per il melanoma cutaneo è l’eccessiva esposizione alla luce ultravioletta, quindi ai raggi del sole. Ma c’è una novità che fa ben sperare la ricerca. Si tratta del “gene dello schermo solare”. Si chiama così perché agisce da vero e proprio “schermo” ai raggi del sole, ed è un nuovo potenziale alleato nella lotta al melanoma: infatti ripara “in tempo reale” i danni che i raggi ultravioletti procurano alla pelle.
Il gene è stato in realtà scoperto la prima volta vent’anni fa, nell’ambito delle ricerche inerenti allo xeroderma pigmentosum, una condizione che hanno alcune persone, molto sensibili al sole e quindi con un elevatissimo rischio di sviluppare tumori della cute. Ma un nuovo studio, condotto dall’Università della California Meridionale e pubblicato su Molecular Cell ha per la prima volta esaminato il ruolo di questo gene nei soggetti in buona salute e in quelli con tumori cutanei.
Lo studio e ha dimostrato che le persone con mutazioni a carico di questo gene (con il gene filtro non funzionante o poco funzionante) potrebbero essere più a rischio di tumore, se prendono spesso il sole o si sottopongono a lampade solari. I ricercatori hanno studiato il funzionamento del gene, osservando cellule tumorali di melanoma sia con il gene sano sia con il gene difettoso o assente, esponendo le cellule a un “colpo” di raggi UV. Hanno poi analizzato cosa succedeva nell’arco di 24 ore.17
Nelle cellule con il gene sano in 24 ore oltre il 50% dei danni genetici causati dai raggi UV viene prontamente riparato; nello stesso arco di tempo, nelle cellule con il gene assente, o difettoso, viene riparato meno del 20% dei danni. È una sorta di protezione naturale: chi non ha questo gene, o chi non ha un gene sano, può accumulare danni genetici pericolosi, che alla lunga possono anche causare il tumore. I ricercatori hanno infatti visto una correlazione tra presenza del gene “difettoso” e il rischio di melanoma e hanno notato che i pazienti con gene difettoso hanno un tumore più aggressivo.
“Abbiamo scoperto – ha spiegato Chengyu Liang, autore dello studio e professore associato di microbiologia molecolare e immunologia represso la Keck School of Medicine della University of Southern California – che il grado di espressione del gene della resistenza agli UV si correla con la sopravvivenza e con lo stadio delle metastasi nei pazienti con melanoma. Più bassi sono i suoi livelli, peggiore è il tasso di sopravvivenza e più avanzato è lo stadio delle metastasi. Per quanto abbiamo potuto appurare, questo gene non ha attività enzimatica; è un ‘sostenitore’ e un coordinatore. Potrebbe non essere l’effettore diretto cioè ma resta il fatto che in sua assenza l’intera struttura collassa”.
La scoperta potrebbe portare in futuro a nuove terapie e anche a test per valutare se una persona è più o meno predisposta al tumore. “Riuscire a comprendere la funzione del gene che conferisce protezione dai raggi UV –ha detto Liang – nonché i processi messi in atto dalle cellule per riparare i danni prodotti dai raggi UV, potrebbe consentire di trovare dei target farmacologici atti a ripristinare una condizione di normalità”.
Questo gene potrebbe rappresentare anche un interessante target terapeutico.
“Forse sarà possibile un giorno mettere a punto un farmaco in grado di stimolare le funzionalità di questo gene per assicurare una riparazione rapida ed efficace delle cellule cutanee danneggiate dagli UV. Questo rappresenterebbe un buon trattamento per le persone ad elevato rischio di sviluppare un tumore cutaneo”, ha concluso Liang.
Mutua MBA raccomanda comunque sempre a tutti di prendere il sole con precauzione! (ne abbiamo parlato qui). Ricordiamoci che la prevenzione è importante, perché la salute è “il primo dovere della vita”.