Un presente che mette al centro la persona e un futuro rispondente ai bisogni di tutti, con particolare riguardo alle persone anziane sole. È questo l’obiettivo del nuovo progetto pilota “Spazio blu” nato dalla sinergia di istituzioni e soggetti del terzo settore e sviluppato con lo scopo di potenziare un modello di senior housing intergenerazionale. Nello specifico, si tratta di potenziare l’offerta immobiliare per persone anziane autosufficienti e di integrare le loro case con servizi dedicati al benessere psico-fisico.
Così come illustrato il 6 giugno scorso in occasione della sottoscrizione dell’Accordo di programma, “Spazio Blu” da un lato intende fornire una risposta immobiliare alle tendenze sociodemografiche che vedono aumentare progressivamente la fascia di popolazione anziana autosufficiente, soggetta a un isolamento crescente e spesso residente in abitazioni non adeguate ai propri bisogni; dall’altro, sul fronte dei servizi territoriali, vuole dare risposta alla sempre più alta necessità di maggiore attenzione verso la qualità della vita degli over 65, anche attraverso l’erogazione di prestazioni e cure che evitino o riducano il ricovero ospedaliero, e la messa a disposizione di spazi e attività dedicati all’invecchiamento attivo.
È questo un progetto in cui la componente abitativa è integrata dai servizi sociali e sanitari – erogati sia a domicilio, sia in modalità remota – grazie al contributo di tutti i soggetti coinvolti: INPS in qualità di investitore apporterà nel fondo immobili del proprio patrimonio, da riqualificare in chiave senior housing; CDP Real Asset SGR, attraverso il fondo di fondi FNAS, contribuirà all’iniziativa investendo risorse in grado di coprire il fabbisogno finanziario del piano di riqualificazione; Policlinico “Gemelli” e “Gemelli a Casa” sono gli operatori specializzati nelle prestazioni di servizi di sanità preventiva e in ambito di telemedicina, tele-monitoraggio e teleassistenza; Investire SGR coniugherà le componenti immobiliare e sociosanitaria in un progetto integrato facendo leva sull’importante track-record sviluppato nella gestione di fondi dedicati alle infrastrutture sociali caratterizzati dalla presenza di servizi a valore aggiunto per gli abitanti.
Il tutto si basa sul concetto di Senior Housing, o Independent Senior Living, un sistema di appartamenti indipendenti, con cucina e servizi, organizzati intorno a una serie di servizi comuni aggiuntivi, pensati per i bisogni di persone over 65, ancora in buona salute, dinamici, curiosi e pieni di possibilità. Si comincia da Roma: sono nove gli edifici inseriti in un più ampio complesso immobiliare residenziale per circa 300 appartamenti, che saranno oggetto di un complesso intervento di ristrutturazione e di adeguamento ai nuovi bisogni attraverso la definizione di nuovi layout, opere di efficientamento energetico, implementazione della domotica e della tecnologia per favorire l’accessibilità, l’arredamento su misura.