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SETTIMANA DELLA CELIACHIA: OCCHI PUNTATI SULLA DIAGNOSI
Dal 16 al 22 maggio si celebra la Settimana Nazionale della Celiachia, un’iniziativa per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica su questa patologia che in Italia interessa circa 600.000 persone.
Segnate questo appuntamento: dal 16 al 22 maggio si celebra la Settimana Nazionale della Celiachia, un’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, dell’Associazione Italiana Celiachia Onlus, patrocinata da ANDID, Associazione Nazionale Dietisti, per informare e sensibilizzare il pubblico in merito a una patologia che in Italia interessa circa 600.000 persone.
Occhi puntati sulla diagnosi perché, secondo le stime, in Italia, a fronte dei circa 175.000 pazienti diagnosticati, ci sono oltre 400.000 persone che non sanno ancora di essere celiache. Questo significa che meno del 30% dei celiaci è diagnosticato, gli altri mettono a rischio ogni giorno la loro salute, esponendosi a gravissime complicanze che minano la loro salute.
La diagnosi è un dovere nei confronti dei pazienti, motivo per cui Mutua Mba, società di mutuo soccorso, leader nel panorama della Sanità Integrativa, che garantisce un corretto e veloce accesso alle informazioni e alla diagnosi precoce, già in un precedente articolo ha affrontato l’argomento, grazie all’intervista rilasciata dal dottor Marco Silano, Direttore del reparto alimentazione, nutrizione e salute dell’Istituto Superiore di Sanità e Coordinatore Board Scientifico AIC.
Il dottor Silano ha spiegato che la celiachia, una malattia dell’intestino scatenata nei soggetti geneticamente predisposti all’intolleranza al glutine, purtroppo non può essere prevenuta, ma può essere diagnosticata il prima possibile con un prelievo di sangue periferico in grado di rilevare gli anti-transglutaminasi poi, qualora il paziente dovesse risultare positivo al test, è opportuno procedere con la biopsia del duodeno che consente l’accertamento definitivo della malattia.
La diagnosi precoce assume un’importanza primaria perchè, come ha detto il dott. Silano, le conseguenze di una celiachia non riconosciuta, oltre al perdurare dei sintomi, nel tempo, può portare a complicanze molto importanti soprattutto per le donne, come l’anemia, oppure si può verificare un aumento di rischio di problemi in gravidanza.
L’AIC, che da oltre 35 anni si impegna a cambiare in meglio la vita delle persone celiache e dei loro familiari, ha orientato tutte le sue attività scientifiche e divulgative del 2016 al tema della diagnosi. Ne è un esempio anche la recente guida “Donna&Celiachia” realizzata dal Comitato Scientifico dell’Associazione e dedicata ai medici di base e agli specialisti coinvolti nell’assistenza alle donne, come i ginecologi, gli ostetrici e gli endocrinologi, per aiutarli a riconoscere se le loro pazienti siano celiache anche quando non presentano i sintomi classici della malattia, tema del quale abbiamo già parlato nell’articolo recentemente pubblicato sul blog La voce di MBA, dal titolo “Celiachia non hai più scampo! L’AIC presenta la nuova guida”.
La dieta senza glutine sta diventando quasi una moda. Prima di eliminare il glutine dal proprio piano alimentare bisogna però essere certi di essere affetti da celiachia. Da recenti indagini sui consumatori risulta che 1 italiano su 10 ritiene che la dieta gluten free sia più salutare e che 3 su 10 pensano che faccia dimagrire. False credenze smentite da gastroenterologi e nutrizionisti e che possono portare a conseguenze negative per la salute. Chi si mette a dieta senza glutine senza una diagnosi precisa, infatti, rischia di vanificare la possibilità di scoprire se la celiachia sia la vera causa dei suoi malesseri.
“Spesso le informazioni al riguardo sono incomplete o addirittura fuorvianti, scorrette -ha sottolineato Emilia Troiano Presidente di ANDID-. Ricordiamoci che è della salute delle persone che parliamo e che la competenza professionale è fondamentale nell’indirizzare le persone all’alimentazione più corretta e adeguata ai bisogni e ai fabbisogni individuali. La dieta senza glutine non significa solo “eliminare”, ma anche e soprattutto sostituire, adeguando le scelte in un’ottica di adeguatezza nutrizionale, varietà e sostenibilità a lungo termine. Sostenere l’iniziativa dell’Associazione dei pazienti di riferimento è un’occasione importante per rafforzare insieme questo importantissimo messaggio.”
Tra le iniziative scientifiche della settimana ci sarà anche un convegno il 20 maggio nella prestigiosa cornice dell’Istituto Superiore di Sanità a Roma.
Il convegno “Allergie, intolleranze e celiachia: tra verità scientifiche e falsi miti” approfondisce i temi della settimana con la collaborazione della Società Italiana di Scienze Applicate alle Piante Officinali e ai Prodotti per la Salute (SISTE) per un pubblico di medici, dietisti, biologi, responsabili qualità delle aziende alimentari, funzionari della sanità pubblica e giornalisti medico-scientifici.
Tutte le informazioni, i riferimenti per contattare l’associazione pazienti, i materiali che tutti possono scaricare e stampare per aiutare AIC a diffondere informazioni corrette presso il pubblico e sensibilizzare i medici di base, sono sul sito www.settimanadellaceliachia.it