Le condizioni di Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia e storico rappresentante della politica italiana a partire dagli anni della seconda Repubblica, nata a seguito di “tangentopoli”, generano apprensione. Nel giro di pochi giorni, l’ex premier, 86 anni compiuti a settembre, è stato ricoverato nuovamente all’Ospedale “San Raffaele” di Milano, questa volta in terapia intensiva, a causa di problemi cardiologici e polmonari. Il 31 marzo scorso, dopo essere stato dimesso dal nosocomio milanese, Berlusconi aveva condiviso una foto sui suoi canali social ufficiali ringraziando i follower per il sostegno. “Ringrazio tutti coloro che in questi giorni hanno voluto dedicarmi un pensiero di vicinanza e affetto”, si legge, “sono già tornato al lavoro sui temi principali di questi giorni, pronto e determinato a impegnarmi, come sempre ho fatto, per il Paese che amo“.
Lo scorso anno per patron Mediaset non è stato così semplice. Dopo aver contratto il virus Sars-Cov-2, ha dovuto affrontare un ennesimo ricovero al San Raffaele a causa di un’infezione alle vie urinarie e dell’aritmia cardiaca che spesso rallenta i tempi serratissimi della sua agenda politica. Nel 2019 invece la sospensione dalle scene era stata causata da un ricovero urgente e da un’operazione all’intestino, dovuta a un’occlusione.
Ma come sta il leader di Forza Italia? Dopo il ricovero, dal San Raffaele fanno sapere che sarebbe arrivato affaticato ma che nel corso della mattinata la situazione si è stabilizzata. Al momento si attende una nota di Forza Italia, oppure a firma dell’équipe medica, con un aggiornamento più puntuale. Certamente si sa che, a differenza dell’ultimo ricovero del 27 marzo, non si tratta di “controlli programmati da tempo”, così come annunciato, ma di un’emergenza dovuta a una condizione di salute più fragile. Anche in questa occasione, non sono mancati, da più parti politiche, messaggi di sostegno e di augurio.