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Soffocamento da cibo, un fenomeno che preoccupa i genitori
Prestare attenzione, soprattutto nei giorni di festa. Una delle preoccupazioni maggiormente condivise dai neogenitori riguarda il rapporto tra il cibo e i propri figli ma nello specifico di particolare apprensione è il soffocamento da corpo estraneo che ancora oggi costituisce una importante causa di morte nei bambini di età inferiore ai 3 anni. Inoltre, le evidenze epidemiologiche a disposizione indicano che la quota di incidenti rimane elevata anche e fino ai 14 anni di età.
Se si considerano anche gli episodi di minore gravità (tutti quei casi risolti in famiglia, senza l’intervento del 118), l’incidenza reale del fenomeno è superiore di quasi 80 volte rispetto al dato dei ricoveri, e raggiunge gli 80 mila episodi all’anno, solo in Italia. Inoltre, in Italia, l’Istat registra il 27% delle morti accidentali per soffocamento causato da inalazione di cibo o di corpi estranei nei bambini da 0 a 4 anni, 50 decessi totali causati da soffocamento. In Europa invece ogni anno muoiono 500 bambini per effetti di questi episodi.
Nel 2017, il Ministero della Salute, analizzando la letteratura scientifica e le esperienze di altri Paesi in materia di prevenzione del soffocamento da cibo, ha pubblicato un documento che dispensa in modo articolato un insieme di consigli relativi al procedimento di preparazione degli alimenti pericolosi e con cui si elencano le regole comportamentali da osservare durante il pasto per scongiurare il rischio di soffocamento. Tra le azioni raccomandate troviamo: l’impegno per rendere obbligatoria l’introduzione di attività formative dedicate alla prevenzione del rischio di soffocamento da alimenti e alle manovre di disostruzione e rianimazione cardiopolmonare; l’attivazione di campagne di salute pubblica finalizzate alla sensibilizzazione sul tema e alla diffusione delle regole per garantire un pasto sicuro nel contesto della ristorazione collettiva e commerciale.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema di salute pubblica, la scorsa estate è stato avviato il progetto di comunicazione digitale “Chi salva un bambino salva il mondo intero“, nato dalla collaborazione tra l’Associazione nazionale dietisti italiani e il Ministero, con il coinvolgimento della Fondazione Gambero Rosso e il patrocinio dello stesso ministero e della Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni sanitarie (Fno Tsrm Pstrp). Alla pubblicazione si sommano ulteriori 12 clip, che illustrano concretamente i consigli elencati, con l’obiettivo di fornire indicazioni di facile applicazione e rendere alla portata di tutti le corrette modalità di taglio, manipolazione e somministrazione degli alimenti e le manovre di disostruzione pediatriche, per intervenire in caso di ostruzione parziale e totale nel lattante e nel bambino.