Sordità: per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sulle persone sorde, sulla loro comunità e sui loro diritti, oggi, come ormai da 59 anni, l’Ens celebra la Giornata Mondiale del Sordo.
L’informazione sull’argomento sordità è poco approfondita. Per attirare quindi l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sulle persone sorde, sulla loro comunità e sui loro diritti, oggi, come ormai da 59 anni – la prima edizione risale al 1958 a Roma un evento organizzato dall’ENS per ricordare la nascita della WFD, la World Federation of the Deaf – si celebra la Giornata Mondiale del Sordo.
Nei giorni 28, 29 e 30 settembre 2017 si terranno a Padova due eventi di grande importanza per la comunità sorda: l’85° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DELL’ENS e la GIORNATA MONDIALE DEL SORDO 2017 (GMS).
Durante le tre giornate saranno realizzate diverse iniziative finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sui diritti delle persone sorde, sulle difficoltà che ancora oggi incontrano in ogni ambito della vita quotidiana, dall’istruzione alla comunicazione, dal lavoro all’informazione, e su quanto deve ancora essere fatto per garantire loro una reale inclusione sociale.
Con la giornata Mondiale si vuole mostrare quindi, grazie ad un giorno di festa, l’orgoglio, l’identità e la cultura dei sordi, nonché dare spazio e piena visibilità a questa patologia chiamata anche “Disabilità invisibile”.
La sordità e i problemi di udito sono condizioni che, stando agli ultimi dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, riguardano ben il 5% della popolazione mondiale, ovvero circa 360 milioni di persone.
In Italia, secondo un censimento realizzato dell’Istat, ci sono circa 877mila persone con problemi dell’udito, più o meno gravi, e 92mila “sordi prelinguali”, i cosiddetti sordomuti.
Stando a quanto riferisce l’OMS, le cause principali della sordità sono le infezioni più temute in gravidanza, o anche contratte durante l’infanzia e l’adolescenza, come la rosolia e il morbillo. Altre cause di ipoacusia sono l’uso di medicinali ototossici, come quelli antimalarici, o l’esposizione, ad esempio sul posto di lavoro, a rumori molto forti.
Quando le cause non sono congenite, gli esperti suggeriscono una serie di provvedimenti da adottare per prevenire la patologia, come ad esempio utilizzare correttamente i farmaci, o fare le vaccinazioni utili ad evitare malattie e infezioni che potrebbero avere delle serie conseguenze. Anche i comportamenti quotidiani, di tutti i giorni, non devono essere sottovalutati: evitare rumori troppo forti come la musica in cuffia. Raccomandazione principale è quella di rivolgersi al medico al primo segno di problemi alle orecchie. Per i più piccoli il consiglio è quello di insegnare loro a non inserire oggetti nell’orecchio, neanche per pulirlo.