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Speriamo che sia…l’ultima: stop al fumo per le future mamme!

Speriamo che sia…l’ultima è la campagna antifumo promossa da Walce Onlus e dedicata alle donne in gravidanza e alle neomamme.

Scoprire di aspettare un bambino, molte volte per una donna fumatrice, è l’occasione giusta per decidere di dare per sempre addio alle sigarette. Ma purtroppo non è sempre così: nonostante sia dimostrato da moltissimi studi che il fumo in gravidanza può avere gravissime conseguenze per la salute del bambino, il 26% delle mamme fumatrici continua a fumare anche durante il parto.
Fumare durante la gravidanza, può causare un aborto spontaneo, un parto prematuro, basso peso alla nascita e ritardi nella crescita cognitiva. Senza dimenticare le gravi conseguenze che l’esposizione al fumo passivo può avere per un neonato: morte improvvisa del lattante in culla, infezione delle vie respiratorie, asma bronchiale, sintomi respiratori cronici e otite acuta, oltre ad aumentare il rischio di diverse malattie oncologiche.
Walce Onlus (Women Against Lung Cancer in Europe) ha promosso quest’anno la campagna antifumo “Speriamo che sia… l’ultima”, dedicata proprio alle donne in gravidanza e alle neo-mamme. Ha ottenuto il patrocinio del patrocinio della Fondazione Onlus Medicina a Misura di Donna e della Fondazione Insieme contro il Cancro.

La campagna coinvolge quattro città italiane: Torino, Bari, Napoli e Padova. È stato attivato un servizio di counseling, per aiutare a smettere di fumare e ad adottare stili di vita sani e corretti. Tutte le iniziative sono promosse da centri ginecologici e ostetrici, con la collaborazione con le divisioni di oncologia e con personale medico pneumologico.
Grazie al contributo di Roche, per le mamme e future mamme che partecipano c’è anche un regalino: “Ector, The protector bear”, un orsetto che tossisce se esposto al fumo di sigaretta o ad altri prodotti che contengono tabacco.
Il mese di novembre è stato dichiarato dalla Coalizione Globale del tumore del polmone (Global Lung Cancer Coalition) “Mese mondiale di Sensibilizzazione del tumore al Polmone”. Gli ultimi dati dicono che nel nostro Paese i fumatori sono 11,7 milioni e rappresentano il 22% della popolazione. Le donne fumatrici sono sempre di più, sono passate da 4,6 milioni nel 2016 ai 5,7 milioni di oggi. E sono aumentati anche i casi di tumore al polmone tra le donne, del 3% ogni anno. La prevenzione primaria rimane l’arma migliore per combattere la neoplasia e il fumo deve essere considerato il primo fattore di rischio.
Fumare può causare anche la Bpco (Broncopneumopatia cronica ostruttiva), l’enfisema polmonare le malattie cardiocircolatorie e altre neoplasie. Può aggravare disturbi già presenti, come diabete e ipertensione.
“Speriamo che sia… l’ultima” è quindi una campagna che si pone l’obiettivo di tutelare non solo la salute dei neonati ma anche quella delle mamme. L’inizio della gravidanza è un momento perfetto per cambiare radicalmente il proprio stile di vita. Le campagne anti fumo non sono mai troppe e mai troppo scontate, visto che tra i giovani (soprattutto fra le ragazze) il fenomeno non accenna a diminuire.
La campagna di Walce è partita oggi a Napoli, presso gli Ospedali dei Colli dell’Università Luigi Vanvitelli. Il 21 novembre sarà invece la volta di Torino e il servizio di counseling sarà attivato all’Ospedale Sant’Anna. Lo stesso giorno la campagna arriverà a Padova, alla Clinica Ginecologica e Ostetrica. Tre giorni dopo farà tappa a Bari alla Casa delle donne del Mediterraneo.

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