SALUTE E BENESSERE: Oggi l’International No diet Day compie 25 anni.
Come non essere ossessionati dalle diete? Per Mba, la psicoterapeuta Marinella Cozzolino
Nozze d’argento per l’International No Diet Day. Il 6 maggio è la giornata mondiale dedicata a tutte le persone costantemente a dieta, a godersi un buon pasto alla faccia della bilancia!
L’idea è nata nel 1992 da Mary Evans Young, fondatrice dell’associazione ‘Diet Breakers’ e ex anoressica che ha deciso, 25 anni fa, di affrontare l’argomento e dedicare un giorno di “festa” agli accaniti seguaci della dieta, dopo aver visto un programma televisivo in cui delle donne si sottoponevamo a interventi chirurgici per ridurre il peso, e dopo aver saputo che una ragazza di 15 anni si era suicidata perché la prendevano in giro in quanto grassa.
Grande successo di pubblico sin dal suo esordio per l’International No diet Day che ha avuto subito dei sostenitori, come l’Australia e il Canada che, l’anno successivo, hanno sposato e supportato l’iniziativa attraverso la divulgazione di campagne di sensibilizzazione volte ad incoraggiare gli individui a seguire degli stili di vita salutari. E’ il caso del National Center for Eating Disorders canadese che da sempre ricorda, attraverso il proprio sito internet, che la dieta può essere pericolosa soprattutto per le adolescenti, se si pensa ad esempio che, secondo un’indagine, il 30% delle bambine tra 10 e 14 anni è stata a dieta pur avendo un peso normale.
Ma chi sono le persone ossessionate dalle diete? Per saperlo, Mutua Basis Assistance, Società di Mutuo Soccorso che ha come obiettivo principale quello di promuovere la salute a 360 gradi in quanto “è una dimensione essenziale del benessere individuale”, ha sentito la voce autorevole della psicoterapeuta Marinella Cozzolino la quale ha spiegato che “nel comportamento delle persone ossessionate dalle diete, pur non avendone bisogno, non c’è niente di razionale perché la dieta, intesa come dimagrimento del corpo per migliorarsi, è un capro espiratorio che va a nascondere delle debolezze che non hanno nulla a che fare con l’aspetto fisico, ma sono da ricercare nella personalità fragile di quella persona. Questi individui si sentono costantemente inadeguati nei confronti degli altri e cercano di compensare con l’apparenza”.
Dottoressa Cozzolino, badare costantemente a quello che si mangia per non rischiare di ingrassare è un comportamento che si attua per sentirsi accettati?
“Sì perché le persone che puntano la loro esistenza sulla perfetta forma fisica in tutte le sue sfaccettature hanno paura di non essere accettate. Sono persone che concentrate a migliorarsi provano imbarazzo nello stare insieme ad altri e hanno sempre bisogno di conferme, di rassicurazioni e di sostegno costante. Tendono ad addossare le colpe dei loro sacrifici al mondo esterno che lo giudicano “cattivo” perché non le accetta. Per le persone ossessionate dalle diete godersi una cena fuori in compagnia di amici è impensabile e quando capita il giorno successivo non escono di casa perché hanno il timore che si veda. Ma non è la struttura fisica che determina l’accettazione, questo è un concetto non facile da fargli comprendere. Spesso alle pazienti che vengono da me con questo tipo di problematica dico di domandarsi quanto si è simpatiche, gentili piuttosto che belle e magre. L’errore è nella valutazione iniziale: “mi accettano se sono magra e bella”, invece deve essere “mi accettano perché sono una persona disponibile e gentile”, questo è l’obiettivo che devono porsi queste persone. Purtroppo però, per loro è più semplice gestire e modificare il proprio corpo che un lato del carattere”.
Ci sono donne che vanno anche oltre e arrivano addirittura a sottoporsi ad interventi chirurgici per perdere peso. Secondo lei, qual è il limite che non deve essere superato?
“Nel momento in cui la dieta non soddisfa più si va dal chirurgo. Per me il limite è la salute. Quando effettivamente si ha qualche chilo di troppo è importante seguire una sana alimentazione per vivere in buona salute, ma è il medico che deve dare le giuste indicazioni. Puntare tutto sull’accettazione degli altri attraverso la fisicità è sbagliato, bisogna puntare su altre caratteristiche per raggiungere un appagamento totale e un’autostima.”.
Quanto questo atteggiamento è pericoloso per le ragazzine?
“È molto pericoloso per la salute fisica ma anche per quella mentale delle adolescenti perché creano dei meccanismi dannosi per sé e per gli altri. Sempre più spesso sentiamo dalle ragazzine frasi del tipo “non esco con quella perché è grassa” oppure “è invidiosa di me perché sono bella e magra e lei no”, questo tipo di atteggiamenti da origine a una serie di problemi che possono anche portare al suicidio, come il caso della ragazza, sopra citata, che si è suicidata perché la prendevano in giro in quanto grassa. Una persona è ricca di tanto altro e vale di più per i valori che ha e non perché è magra”.
Quanto incidono i modelli che passano attraverso i media?
“Moltissimo perché diventano modelli familiari. In questi giorni si sta parlando della nascita del secondogenito dei reali inglesi, ma al centro della discussione, che ha spopolato sui social, c’è stata la ritrovata perfetta forma fisica della principessa Kate a pochi giorni dal parto e nessuno invece si è chiesto se la futura regina inglese e la bambina stanno bene. Il messaggio che passa è quello che se sei bella e magra puoi sposare un principe. Nulla di più sbagliato”!
Le diete risultano essere sempre dei fallimenti. Ma come dovrebbero essere interpretate?
“Molto dipende da fattori culturali, provare tutte le diete e fissarsi tanto da non concedersi neanche il piacere del cibo, non porta a nulla. Sul web e sui giornali troviamo ogni tipo di diete, ma per valutare, innanzitutto se realmente ne abbiamo bisogno e quale potrebbe essere quella più adatta a noi c’è bisogno di un consulto con uno specialista. Occorre educare le nuove generazioni a stili di vita salutari, insegnare loro a cucinare in maniera sana e fargli capire che la vita sedentaria è dannosa prima per la salute e poi per l’aspetto fisico”.
La campagna, ricorda al mondo che forse è meglio avere un approccio più tranquillo nei confronti del proprio corpo. Secondo lei, qual è il modo per arrivare ad un giusto equilibrio?
“Mettendo in atto tutte quelle abitudini sane che valgono sia per i bambini che per gli adulti. Ci sforziamo ad educare i nostri figli a mangiare durante i pasti, a fare merenda con un frutto, gli permettiamo di svolgere attività sportive, tutte regole che dovrebbero essere seguite anche da noi adulti. E’ importante anche concentrarsi su altri aspetti che ci riguardano perché la sensazione di piacere non riguarda solo il fattore estetico, ma si possono trovare nuovi piaceri guardandosi dentro e anche attraverso il cibo che non deve necessariamente essere ipercalorico. Il nostro benessere non deve venire solo dall’essere belli fisicamente. Questo è il mio messaggio”.
Quindi stili di vita salutari senza essere ossessionati dalla dieta. Qual è secondo lei, l’antidoto per avere un giusto rapporto con il cibo?
“L’antidoto è l’amore in tutte le sue sfaccettature, bisogna abbracciarsi, baciarsi, farsi più coccole e vivere la sessualità in maniera sana. Godersi una storia purché riempia la pancia, che è la sede delle nostre emozioni. Come mai quando siamo innamorati lo stomaco si chiude? perché l’amore fornisce una sensazione di appagamento che molte persone, non gratificate affettivamente, ricercano nel cibo”.
Dipendere costantemente da una dieta anche quando non ce n’è bisogno è un problema che deve essere affrontato sotto il profilo psicologico, puntare e valorizzare determinati aspetti del nostro carattere è un modo per uscire da una situazione che, se apparentemente ci fa sentire bene, in realtà copre delle nostre fragilità .
Detto questo, cari amici di Mutua Basis Assistance, oggi è la giornata mondiale del “No alla dieta”, un divieto che dovrebbe valere anche per gli altri 364 giorni dell’anno. Ma se proprio notate in voi qualche “chiletto” di troppo, rivolgetevi ad uno specialista che sicuramente saprà fornirvi le dovute linee guida per una sana educazione alimentare senza rinunciare al piacere della buona tavola. Provare per credere!