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Stress e salute, la settimana lavorativa di quattro giorni convince di più
Week end lungo e benefici per la salute. Nelle ultime settimane il tema ha assunto una posizione di assoluta centralità nel dibattito sul lavoro e sul salute dei lavoratori. Si tratta della riduzione della settimana lavorativa a quattro giorni, una soluzione non solo caldeggiata da alcuni imprenditori e ristoratori, ma non meno sostenuta dalla scienza. È questo il risultato di una ricerca condotta dall’Università dell’Australia Meridionale in cui emergono con chiarezza i lati positivi del fine settimana lungo, ovvero con quattro giorno di lavoro e tre di pausa.
Gli autori dello studio hanno monitorato i cambiamenti negli spostamenti quotidiani prima, durante e dopo le vacanze di un gruppo di volontari scoprendo che le persone hanno comportamenti più attivi e salutari durante le vacanze. Nel periodo di studio in media le persone hanno svolto due o tre attività ricreative della durata di circa 12 giorni ciascuna. Stando al team di esperti dell’Università che ha pubblicato questo nuovo studio, gli esiti offrirebbero un supporto scientifico ai sostenitori della settimana di quattro giorni. “Una settimana lavorativa più corta – commenta una dottoressa – viene sperimentata dalle aziende di tutto il mondo. Non sorprende che i dipendenti abbiano riportato meno stress, esaurimento, affaticamento, nonché una migliore salute mentale e un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata”.
Questo studio confezionato dall’Università dell’Australia Meridionale e pubblicato sulla rivista International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity tuttavia è solo l’ultimo dei sostenitori di una soluzione sempre di più presa in considerazione nel mondo del lavoro. Non sono poche infatti le ricerche che suggeriscono in positivo questa nuova programmazione di orari considerato che non arrecherebbe conseguenze di alcun tipo all’economia aziendale, e migliorerebbe la produttività e la salute dei dipendenti. In diversi Paesi, infatti, già da tempo si sta sperimentando la cosiddetta settimana corta, ossia una settimana suddivisa in quattro giorni di lavoro e un weekend lungo, di ben tre giorni. A quanto pare l’idea ha assunto dei toni sempre più concreti a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid, per attrarre nuovi talenti nel mercato del lavoro post-covid e come valida alternativa al lavoro da casa. Più in generale, la pandemia ha fatto riflettere dirigenti e dipendenti sull’importanza di avere più tempo libero da passare con famiglia e amici bilanciando al meglio i tempi lavorativi e la vita privata.