“Se tu avessi un solo desiderio da esprimere quale sarebbe?”, “Che questa vacanza non finisse mai”. Racconta l’amore, la complicità, la determinatezza, senza tralasciare le ombre, l’amarezza della vita e la morte, “Supernova”, l’ultima fatica cinematografica di Harry Macqueen. Uscito al cinema in Italia il 16 settembre (trailer), il dramma ruota intorno alla storia d’amore di Sam e Tusker, interpretati da Colin Firth e Stanley Tucci, insieme da oltre vent’anni e abituati ad affrontare tutto insieme.
“Io di sicuro non sarei qui se non fosse per quest’uomo al mio fianco”. A Tusker è stata diagnosticata una demenza precoce e la sola cosa che desiderano è di trascorrere quanto più tempo possibile insieme. Decidono così di partire a bordo di un vecchio camper e di viaggiare per l’Inghilterra andando incontro ad amici, parenti e familiari. Questa esperienza condivisa però lascerà emergere segreti mai confessati e profonde divergenze. Dal giorno in cui Tusker scopre di essere affetto da demenza, Sam – il suo compagno di vita – sospende ogni sua attività per prendersi cura di lui. Supernova dunque si presenta come un viaggio certamente impreziosito da un cast che, oltre a Firth e Tucci, conta anche Pippa Haywood, Peter Macqueen e James Dreyfus, e da sceneggiatura scritta dallo stesso Harry Macqueen.
Si parla di demenza a “esordio precoce” quando la patologia colpisce persone che hanno meno di 65 anni. La demenza è causata da una degenerazione dei tessuti cerebrali che può compromettere la capacità di pensare, comunicare, svolgere compiti quotidiani e ricordare. Anche la personalità, il comportamento e l’umore possono subire dei cambiamenti a causa del deterioramento neurocognitivo. Oltre alla demenza di Alzheimer, le forme più frequenti di demenza a esordio precoce sono rare e includono: demenza frontotemporale, demenza vascolare, atrofia corticale posteriore o PCA, sindrome di Korsakoff (causata dalla mancanza di vitamina B1 e associata all’abuso di alcol), demenza a corpi di Lewy, CADASIL.
Le cause di demenza ad esordio precoce possono essere più rare e difficili da riconoscere. Generalmente i primi sintomi non hanno a che vedere con la memoria ma con il comportamento e la funzionalità nella vita di tutti i giorni.