Sarà una stagione turistica e balneare green in Emilia Romagna e in questo senso Rimini e tutte le città della Riviera si preparano a far vivere ai bagnanti e turisti che approderanno sin dai primi di maggio dall’Italia e dal mondo un’estate ecosostenibile. La svolta per la riviera romagnola punta sulle spiagge che quest’anno, a differenza da quelli passati, saranno sgombre dai materiali in plastica. A coloro che invece rivendicano l’importanza della plastica per il pranzo a sacco sul bagnasciuga è proprio l’Amministrazione comunale a rispondere informando che il tradizionale “bicchiere in plastica” sarà sostituito dal Pcup, il bicchiere in silicone con un chip incorporato ideato dai giovani imprenditori liguri Lorenzo Pisoni e Stefano Fraioli, co-fondatori dell’omonima startup accelerata da Aquarium Ventures. “Rimini – fa sapere Romano Ugolini, ideatore e presidente di EcoArea Better Living – sarà una spiaggia tra le prime in Italia a sposare la filosofia ‘Plastic free’. Ma è importante informare le strutture turistiche della Riviera sulle possibili soluzioni sostitutive”.
Per gli esercenti romagnoli si tratta sicuramente di una sfida concreta: non solo l’Unione europea dal 2021 mette al bando la plastica monouso, ma l’ordinanza balneare del Comune di Rimini già prevede, per la stagione 2019, il divieto sulle spiagge «della vendita di bevande in bicchieri di plastica usa e getta e la distribuzione ai clienti di cannucce in plastica usa e getta». L’impatto, sul quinto comune in Italia per presenze turistiche (7,3 milioni nel 2017) è senza precedenti.
Pcup, con alle spalle la vendita di oltre 10 mila bicchieri, è stata selezionata da partner come National Geographic, Marco Mengoni e Federazione Italiana Rugby. Questa azienda innovativa consente dunque di trasformare la svolta ecologica in un vero e proprio cambiamento degli usi e dei consumi. Con questo nuovo prodotto – spiegano gli ideatori – i costi di pulizia e smaltimento (il bicchiere si lava oppure, con il sistema del vuoto a rendere e della cauzione, il cliente lo porta a casa) si riducono notevolmente; in più la presenza del chip incorporato nel fondo del bicchiere, connettendosi allo smartphone tramite una app, permette di attivare una serie di servizi, dai pagamenti digitali all’analisi dei dati di consumo e di vendita, fino alla gestione della community dei clienti attraverso contenuti esclusivi.
L’intento è piuttosto chiaro: diventare la prima riviera “plastic free”. A confermarlo è lo stesso sindaco di Rimini Andrea Gnassi che ha presentato un ricco calendario di iniziative per la primavera – estate 2019 sul contrasto all’inquinamento da plastica del mare. “Abbiamo avviato – informa Gnassi – un percorso che ci porterà ad adottare un protocollo d’intesa tra tutte le parti, pubbliche e private, istituzioni, associazioni e operatori. Un vero e proprio ‘contratto’ di iniziative e pratiche in grado di respingere nel nostro quotidiano l’utilizzo della plastica monouso e semmai puntare sul riuso e sul riciclo. Quello della plastica in mare è una delle grandi emergenze mondiali. E’ anche un tema di moda ma questa volta sotto l’eco mediatica c’è un problema enorme, perché impatta seriamente sul presente e sul futuro delle nostre città e del mondo intero”.