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Telepatologia: il risultato dell'esame istologico arriva in sala operatoria in tempo reale
Grazie alla telepatologia il risultato dell’esame cito-istologico può essere disponibile per il chirurgo in tempo reale.
Il risultato dell’esame cito-istologico arriva in tempo reale dall’anatomia patologica al chirurgo in sala operatoria.
La sinergia tra l’anatomia patologica e la chirurgia ha un ruolo determinante nella cura dei tumori, grazie alla telepatologia sono garantiti percorsi rapidi, tracciabili, e riproducibili che garantiscono alti livelli qualitativi nella gestione del paziente oncologico. Questo è possibile grazie ad una strumentazione all’avanguardia.
E’ un progetto promosso e applicato ad un software modificato ed a una connessione telematica tra le due sedi che consente di leggere e refertare preparati cito-istologici in tempo reale. Il progetto, unico in Italia (riferisce l’ufficio stampa) è stato promosso e applicato dall’Anatomia Patologica Empoli-Prato in collaborazione con Estar dipartimento ICT e TS.
“Tutto questo – ha spiegato Mauro Biancalani, direttore dell’Anatomia Patologica Empoli-Prato – permette consulti tra patologi in tempi molto più rapidi dei consueti, con strumentazioni in grado di realizzare vetrini digitali, consentendo anche di effettuare diagnosi intra-operatorie in condizioni di assoluta tracciabilità, nelle sedi dove non è fisicamente presente un patologo”.
La possibilità di connessione telematica tra due o più centri di anatomia patologica permette non solo di ridurre i tempi di risposta per esami complessi, ma anche di rendere virtualmente disponibili in tempo reale le migliori competenze a disposizione sul territorio per poter avere un teleconsulto secondo percorsi di eccellenze.
“La frontiera della medicina e delle tecnologie sanitarie – ha detto Stefano Vezzosi, direttore dipartimento tecnologie informatiche e sanitarie Estar – sono sempre più vicine al mondo della information technology, grazie a sistemi di avanguardia che non solo azzerano le distanze e avvicinano i professionisti, ma riescono a generare valore aggiunto incomparabile per il paziente.”