Perché è importante il buon funzionamento della tiroide? Quando rivolgersi allo specialista? Mutua Mba ha intervistato la dottoressa Donatella Casiglia, endocrinologo presso l’American Hospital di Dubai.
In Italia sono più di 6 milioni le persone affette da problemi legati alla tiroide, oltre il 15% dei quali è rappresentato dalla popolazione anziana.
Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo scientifico sui crescenti problemi legati alle malattie della tiroide, con particolare riguardo all’azione preventiva della iodoprofilassi, dal 21 al 27 maggio si celebra la settimana mondiale della tiroide dal titolo “Tiroide e benessere”.
L’evento è promosso da diverse Associazioni e Società Scientifiche che si occupano di malattie della tiroide: l’AIT (Associazione Italiana della Tiroide), la Società Italiana di Endocrinologia, l’Associazione Medici Endocrinologi, l’European Thyroid Association, la Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, il Comitato Associazioni Pazienti Endocrini, la Società Italiana di Endocrino Chirurghi, l’Associazione Italiana Medicina Nucleare e l’Associazione delle Unità di Endocrinochirurgia Italiana.
Nel corso di questa settimana sono previste iniziative di screening gratuite e incontri informativi sulle patologie tiroidee promosse da diverse strutture ospedaliere del territorio.
E’ importante conoscere la tiroide e il suo buon funzionamento per il benessere del nostro organismo.
La tiroide è una ghiandola endocrina, a forma di “H” o “farfalla” che si trova nella parte anteriore del collo, davanti alla laringe e alla trachea. Serve soprattutto a produrre gli ormoni tiroidei, che svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo del feto, nel metabolismo muscolo-scheletrico, nelle funzioni del sistema nervoso centrale e periferico, nell’attività cardio-respiratoria e nel controllo del sistema endocrino-metabolico generale.
La corretta funzione della ghiandola tiroidea avviene grazie ad un adeguato apporto nutrizionale di iodio. La carenza di iodio è la causa più frequente della patologia tiroidea. E’ necessario quindi garantire al nostro organismo un adeguato apporto di iodio con un’alimentazione che prevede cibi con il più alto contenuto di questo microelemento, come pesce, latte e formaggi.
Tuttavia, quando non si possono assumere questi alimenti, anche il sale da cucina iodato è un valido sostituto.
Il fabbisogno di iodio aumenta in gravidanza perché una carenza potrebbe avere conseguenze negative importanti sullo sviluppo psico-neurologico del bambino. Le donne che programmano un figlio dovrebbero quindi attuare la profilassi iodica o, nei primi mesi di gravidanza, assumere integratori contenenti iodio.
Le malattie della tiroide si possono distinguere in disfunzioni (ipotiroidismo ed ipertiroidismo) e alterazioni morfologiche (gozzi, noduli benigni e maligni).
Stando ai dati, in Italia circa tre milioni di persone, prevalentemente donne, presentano delle disfunzioni della tiroide.
L’iper-tiroidismo porta un aumento dell’attività metabolica, e i sintomi principali sono una perdita di peso ingiustificata, affaticamento, irritabilità, tachicardia, intolleranza al caldo.
L’ipo-tiroidismo, al contrario, porta a una diminuzione dell’attività metabolica, sonnolenza, calo della concentrazione, eccessiva sensibilità al freddo, senso di gonfiore. Spesso sono sintomi lievi, per cui oltre il 50% delle persone che ha disfunzioni tiroidee non ne è consapevole, non si rivolge al medico e di conseguenza non riceve una diagnosi corretta e tempestiva.
Non è sempre facile accorgersi di soffrire di una disfunzione tiroidea.
Quali sono i campanelli d’allarme da non sottovalutare? Quanto è importante la diagnosi precoce?
Mutua Mba, società di Mutuo Soccorso leader nel panorama della Sanità Integrativa che ha come obiettivo quello di garantire la crescita della corretta informazione e della cultura della mutualità e della prevenzione, ha intervistato la dottoressa Donatella Casiglia, endocrinologo presso l’American Hospital in Dubai.
Oggi parte la settimana mondiale della tiroide. Quanto è importante sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo scientifico sui crescenti problemi legati alle malattie della tiroide?
“Le malattie della tiroide sono frequenti ed in aumento, colpendo circa il 15 % della popolazione e soprattutto il sesso femminile. La prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie della tiroide riduce il rischio di sviluppare complicazioni ed importanti conseguenze sulla salute. Queste una volta individuate sono curabili, spesso con semplici trattamenti farmacologici”.
Perché il buon funzionamento della tiroide è fondamentale per il nostro benessere?
“La tiroide svolge un ruolo fondamentale in quanto regola importanti processi che vanno dallo sviluppo neuropsicofisico e somatico, specialmente importanti nella eta’ evolutiva, alla regolazione del metabolismo basale, funzione del sistema cardiovascolare, osseo e lipidico. Quindi interviene in tutte le fasi della crescita”.
La salute della tiroide svolge un ruolo fondamentale nell’arco di tutta la vita: da prima della nascita alla terza età.
Deve essere quindi controllata sin dall’infanzia?
“Certamente e’ estremamente importante lo screening neonatale per l’ipotiroidismo congenito, in questo caso, un ritardo nella diagnosi, e’ associato a ritardo mentale . La maggior parte dei neonati appaiono normali alla nascita non mostrando alcun segno della malattia . Un semplice dosaggio degli ormoni tiroidei, possono essere usati per lo screening neonatale, consentendo un immediato trattamento farmacologico.
Le malattie della tiroiode non hanno limiti di eta’ e sono più frequenti negli anziani. Nella terza età la percentuale dei pazienti affetti da disfunzioni della tiroide sfiora il 15% ed è necessaria una diagnosi tempestiva e una rapida correzione farmacologica. Purtroppo proprio in queste classe di pazienti la diagnosi di malattie tiroidee e spesso ignorata”.
Spesso questo organo così importante viene sottovalutato, perchè?
“I disturbi della tiroide spesso si manifestano con sintomi relativi ad altri organi o sistemi. Per esempio, un eccesso di ormoni tiroidei (tirotossicosi ), spesso si manifesta con tachicardia, sudorazione, perdita di peso, ansietà e tremori. Questi sintomi sono più difficili da interpretare nelle persone anziane, dove possono essere più lievi o manifestarsi in maniera isolata fuorviando la possibilità di una diagnosi precoce”.
Non è sempre facile accorgersi di soffrire di una disfunzione tiroidea. Quali sono i principali sintomi di un mal funzionamento della tiroide? Quando rivolgersi ad uno specialista? Quali sono gli esami ai quali sottoporsi?
“Riconoscere l’ipotiroidismo (assenza o riduzione degli ormoni tiroidei) in fasi precoci può essere ancora più difficile poiché i sintomi sono aspecifici. Stanchezza, pelle secca, aumento di peso , intolleranza al freddo, depressione , costipazione, ciclo irregolare e perdita di capelli sono i sintomi più comuni . In più se associato ad una familiarità per malattie della tiroide e/o si osserva un aumento di volume del collo, soprattutto nella parte anteriore, e’ consigliato recarsi da uno specialista. Inoltre alcuni farmaci possono alterare la funzione tiroidea, come ad esempio alcuni anti aritmici. La storia clinica Il dosaggio del TSH e l’esame fisico della tiroide sono sufficienti per una iniziale valutazione. Chiaramente, durante l’esame, lo specialista può rilevare segni o sintomi che possono orientare verso il sospetto di una diagnosi più precisa”.
E’ vero che esiste una correlazione tra la tiroide e la mente?
“Sicuramente la prova e’ data dal fatto che anomalie degli ormoni tiroidei sono spesso associate a disturbi del sistema nervoso . Questi possono essere severi. In pazienti con depressione, disordini del sonno, ansietà ed alcune forme di psicosi, dovrebbero essere escluse patologie della tiroide”.
Per capire se la tiroide funziona bene, le analisi cliniche alle quali sottoporsi sono: l’ecografia che permette di verificare se le dimensioni e la forma sono nella norma e se ci sono dei noduli, il prelievo del sangue per accertare se si è affetti da ipertiroidismo o ipotiroidismo; la scintigrafia invece viene richiesta quando c´è necessità di aver più informazioni. Consiste nella somministrazione per via endovenosa di un liquido di contrasto che evidenzia la tiroide. In caso di presenza di noduli l’esame richiesto è l’ago aspirato: con un prelievo del contenuto del nodulo si può accertare se è di tipo benigno o maligno.
Dottoressa, quali possono essere le conseguenze di una diagnosi tardiva?
“Gli ormoni tiroidei agiscono su diversi organi esercitando azioni fisiologiche. L’esposizione di tali organi ad un eccesso o assenza di ormoni tiroidei può portare al danno permanente di tali organi.L’eccesso di ormoni tiroidei può essere responsabile di alterazione del ritmo cardiaco ed osteoporosi. L’assenza di ormoni tiroidei e associata a disturbi della memoria e depressione che peggiorano con il tempo, ed in casi estremi può portare al mixedema, che può anche essere fatale”.
Come intervenire dal punto di vista terapeutico quando si ha una disfunzione tiroidea?
“La maggior parte delle forme di ipotiroidismo sono permanenti. Comunque il trattamento e’ abbastanza semplice e consiste nella somministrazione giornaliera di levothyroxine (LT4) che e’ l’ ormone tiroideo sintetico. La somministrazione di LT4 sostituisce gli ormoni tiroidei mancanti e ripristina la normale funzione tiroidea. Più complesso e il trattamento dell’ ipertiroidismo/ tireotossicosi. In questo case e’ necessario fare una diagnosi più precisa della causa della malattia . Ci sono forme transitorie che richiedono un trattamento a breve termine, come le tiroiditi subacute, o forme più complesse che richiedono l’uso di farmaci anti tiroide, essere trattate anche con lo iodio radioattivo o la rimozione chirurgica della tiroide. In questo caso il trattamento sarà personalizzato in base alle caratteristiche del paziente”.
Le patologie della tiroide necessitano di intervento chirurgico?
“La rimozione chirurgica della tiroide si suggerisce prevalentemente in 3 casi : quando la tiroide aumenta di volume tanto da dare sintomi da compressione, come difficoltà a deglutire o respirare. In alcuni casi di ipertiroidismo. Sicuramente in caso di sospetto o certa diagnosi di cancro. Negli ultimi anni, si e’ osservato un grande aumento del tumore della tiroide e di noduli tiroidei. Soprattutto nella popolazione femminile. Nonostante l’80% dei tumori maligni della tiroide non sia particolarmente aggressivo, e ha un basso tasso di mortalità, e’ consigliato che pazienti affetti da questa patologia continuino ad avere un follow up regolare, in centri specializzati”.
E’ possibile prevenire i problemi della tiroide? quali sono i suoi consigli per proteggere questa ghiandola?
“La più efficace forma di prevenzione delle malattie tiroidee e’ la regolare assunzione di iodio. Poiché noi non produciamo iodio e’ necessario che sia introdotto con la dieta. La disponibilità di iodio nel cibo e’ diversa nelle varie zone del mondo. Il consumo di sale ionizzato, e cibo con alto contenuto di iodio, come latticini, uova, frutti di mare, carne e alcuni tipi di pane, può fornire un adeguato fabbisogno di iodio. Durante la gravidanza e’ necessario un aumento dell’apporto di iodio che si può ottenere con supplementi”.
“La salute è il primo dovere della vita” (Oscar Wilde), è il nostro bene più prezioso. Partendo da questo presupposto Mutua Mba, da sempre attenta alla prevenzione e ad iniziative come la giornata mondiale della tiroide, grazie anche all’autorevole intervento della dottoressa Casiglia, ha approfondito l’argomento legato alle malattie legate alla tiroide e ha fornito così maggiori informazioni ricordando soprattuto di seguire i consigli degli esperti.
Alimentare conoscenza e sviluppare consapevolezza è un primo e fondamentale passo per tutelare la propria salute e compiere scelte adeguate per preservarla.