Un anno in crescita per il Bambino Gesù di Roma tra accoglienze e collaborazioni internazionali

Dalla guerra alle persecuzioni per approdare a interventi chirurgici innovativi. È sostenuto da numeri importanti il bilancio sostenibile 2021 dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma che con il 29% dei ricoveri per pazienti da fuori regione e un numero rilevante di bambini che provengono dall’estero, ha posto al centro del percorso di assistenza le attività di accoglienza e i servizi dedicati all’intero nucleo familiare. Durante lo scorso anno le famiglie ospitate in accoglienza alloggiativa sono state ben 2.306, per un totale complessivo di quasi 80 mila notti/persona garantite a titolo gratuito. I pazienti e le famiglie seguite dai servizi sociali dell’Ospedale invece sono stati 1.722, di cui il 41% di origine straniera. Le mediazioni culturali in presenza sono state oltre 6.300 per un totale di 40 diverse lingue, più altre 1.000 mediazioni telefoniche in 67 lingue. I bambini e i ragazzi accolti negli spazi ludico-ricreativi sono oltre 13.000. Gli alunni seguiti dalla scuola in ospedale più di 2.300.

Proseguono inoltre le iniziative di solidarietà all’estero con progetti di cooperazione internazionale in dieci Paesi (Cambogia, El Salvador, Ecuador, Etiopia, Giordania, Iran, Libia, Tanzania, Repubblica Centrafricana e Paraguay) che hanno previsto corsi di formazione e consulenze a distanza in 15 diverse specialità pediatriche attraverso una piattaforma di e-learning dedicata. I bambini provenienti dall’estero a titolo umanitario nel 2021 sono 97. I costi di cura – pari a circa 3 milioni di euro – sono stati finanziati quasi per intero dall’attività di raccolta fondi della Fondazione Bambino Gesù Onlus. I pazienti umanitari del 2021 provengono da 42 diversi Paesi.

Ottimi, e per certi versi inediti, anche i numeri comunicati rispetto al piano della ricerca scientifica. Il 2021 ha registrato un aumento concreto dei progetti di ricerca (393, +28%) il 24% dei quali dedicati a malattie e tumori rari. Aumentano inoltre gli studi clinici nazionali e internazionali (618, +50%), di cui 199 avviati nel corso dell’anno per un totale di 3.517 nuovi pazienti arruolati. Oltre 1.600, complessivamente, le persone impegnate nella ricerca scientifica. Un incremento del 46% lo registrano anche le pubblicazioni scientifiche (da 937 a 1.365) e aumenta dell’83% il loro peso specifico, con il valore dell’Impact Factor Grezzo (IFG) che raggiunge il punteggio di 7.347 (l’anno precedente era 4.015). Delle 1.365 pubblicazioni, 408 (40%) sono state realizzate con gruppi di ricerca internazionali.

L’Ospedale partecipa a 20 reti European Reference Network dedicate alla gestione delle malattie rare, 5 delle quali assegnate nel 2021. I pazienti “rari” presi in carico dall’ospedale sono circa 25.000. I nuovi geni-malattia identificati nel corso dell’anno dall’area di ricerca Genetica e Malattie Rare sono 14. Il Laboratorio di Genetica Medica incrementa ulteriormente la sua attività con 35.000 analisi genetiche (+9% rispetto al 2020). I finanziamenti per la ricerca e la sperimentazione acquisiti nel 2021 ammontano complessivamente a 26,2 milioni di euro. Tali fondi derivano principalmente da grant di ricerca assegnati con un meccanismo competitivo attraverso bandi promossi da enti pubblici e privati, nazionali ed internazionali. I principali Enti finanziatori sono stati il Ministero della Salute, la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, la Commissione Europea, la Cystinosis Research Foundation, la Fondazione Umberto Veronesi e altre Associazioni e Fondazioni; la Regione Lazio, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Ministero dello Sviluppo Economico.

Alessandro Notarnicola
Alessandro Notarnicola
Mi occupo di giornalismo e critica cinematografica. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia nel 2013, nel 2016 ho conseguito la Laurea Magistrale in "Editoria e Scrittura". Da qualche anno mi sono concentrato sull'attività della Santa Sede e sui principali eventi che coinvolgono la Chiesa cattolica in Italia e nel mondo intero.

Comments are closed.