Negli ultimi anni nei Paesi europei si registra un incremento generalizzato della prevalenza di ASD (Autism Spectrum Disorders). Sulla base dei dati forniti dall’Osservatorio Nazionale Autismo, che fa capo all’Istituto Superiore di Sanità, in Italia questa patologia interessa 1 bambino ogni 77 e appare in continua crescita per l’intreccio di diversi elementi: l’aumentata consapevolezza della popolazione, il cambiamento dei criteri diagnostici, l’introduzione di strategie di screening e individuazione precoce che consentono la diagnosi anche di disturbi lievi.
Il 2 aprile, con le celebrazioni delWorld Autism Awareness Day, si riaccendono simbolicamente i riflettori sull’autismo. In occasione di questa Giornata internazionale, istituita a novembre del 2007 dall’Assemblea delle Nazioni Unite, alcuni monumenti più importanti del mondo si tingeranno di blu, il colore scelto dall’ONU per connotare lo spettro autistico.
In Italia i disturbi dello spettro autistico colpiscono indicativamente tra le 300 e le 500 mila persone. Il numero di “pazienti” non è esatto, anche perché si tratta di disordini dalla natura complessa. Questa tipologia di disturbi comprende, oltre all’autismo, anche la sindrome di Asperger, caratterizzata da difficoltà nell’interazione, nella comunicazione sociale e da interessi e attività limitati e ripetitivi. Nel nostro Paese la Legge 134/2015 relativa alle Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie, ha posto le basi per una maggiore diffusione di iniziative e risorse per supportare le persone con ASD avviando una cultura dell’inclusione retta da un’informazione scrupolosa. Tra queste: l’istituzione degli Sportelli Autismo, progetto attivato dal Ministero dell’Istruzione, che si trovano presso i CTS o altre Scuole Polo per l’Inclusione. Ad oggi 42 Centri sono aggregati nella Rete Sportelli Autismo Italia – SAI – che accoglie, circa 450 docenti operatori su tutto il territorio.
Come precisato sul sito dell’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, il termine “autismo” fa riferimento a un insieme di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o, in inglese, ASD, Autistic Spectrum Disorders), che comprendono tutta una serie di disturbi del neuro sviluppo, determinati da un’alterata organizzazione del cervello, il cui esordio avviene nei primi tre anni di vita. I piccoli con autismo provano difficoltà nel comunicare e nelle fasi della comprensione degli altri. Oltre a soffrire di una ipersensibilizzazione nei confronti di rumori e suoni, possono essere soggetti a movimenti del corpo ripetitivi e stereotipati, come dondolio, auto stimolazione o battito di mani.
Nella minima parte dei casi, circa il 10%, la patologia è determinata da cause organiche, come anomalie cerebrali. Nella restante invece le ragioni non sono ancora state individuate con precisione dalla scienza, nonostante da anni vengano condotti studi con l’obiettivo di individuare le mutazioni che possono essere in relazione con la malattia. Esattamente lo scorso anno, una ricerca internazionale, realizzata da un team di scienziati della Mount Sinai School of Medicine e pubblicata sulla rivista Cell, ha permesso di svelare ben 102 geni associati ai disturbi dello spettro autistico, in quello che è lo studio genetico più vasto condotto fino ad oggi su questa malattia.