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Una puntura per perdere peso: l’antidiabetico usato contro l’obesità
Magic injections. Guidati dallo slogan tipico della visione da cui il regista Frank Oz si lascia guidare nel film “La donna perfetta” e permeati da una cultura occidentale che idealizza la Barbie fino a renderla reale, aumentano i vip che in America si iniettano di farmaci antidiabetici come la semaglutide, ricercando effetti che non sono quelli per cui il farmaco è stato immesso sul mercato. Prescritto per abbassare la glicemia, il medicinale favorisce la perdita di peso agendo sui centri della fame e della sazietà. Proprio per questo suo effetto, molti amanti della linea perfetta e conquistatori accaniti della magrezza “fai-da-te” hanno adottato questo farmaco come vero e proprio punto di svolta tanto da renderlo introvabile. Secondo alcuni studi infatti garantirebbe una perdita del peso fino al 20% mentre altre ricerche hanno dimostrato la sua efficacia anche sul lungo periodo.
La semaglutide è un principio attivo utilizzato per il trattamento del diabete appartenente al gruppo degli analoghi del peptide-1 simil-glucagone (GLP-1). In Italia è disponibile in medicinali per uso parenterale (soluzione iniettabile in penna preriempita) e orale (compresse) presenti sul mercato come Ozempic® e Rybelsus®. La semaglutide inoltre è indicata nel trattamento di pazienti adulti con età uguale o superiore ai 18 anni affetti da diabete di tipo 2 quando dieta ed esercizio fisico non sono sufficienti a tenere sotto controllo la malattia.
Come informano anche dall’European Society of Endocrinology, la gestione terapeutica dell’obesità è piuttosto complessa e richiede un approccio multi-dimensionale con l’associazione di varie modalità terapeutiche integrate fra loro. Il ruolo del farmaco nell’obesità è di supporto agli altri presidi terapeutici ed è codificato dalle linee guida: i farmaci anti-obesità sono indicati come parte di un programma globale che includa la dieta e l’attività fisica, in soggetti con BMI ≥ 30 kg/m2 oppure in soggetti con BMI ≥ 27 kg/m2 con altri fattori di rischio o altre patologie correlate all’obesità. Negli ultimi anni sono stati approvati nuovi farmaci per la terapia a lungo termine dell’obesità. L’European Medicines Agency (EMA) e la Food and Drug Administration (FDA) hanno richiesto prove più dettagliate di efficacia e di sicurezza, in particolare in ambito cardio-vascolare (CV) e psichiatrico (3). Tra questi c’è la Semaglutide approvata da FDA nel giugno 2021 e da EMA nel novembre 2021, per il trattamento dell’obesità o del sovrappeso in pazienti con BMI ≥ 30 kg.
Proprio a causa di questi attesi placet, oggi il farmaco è diventato introvabile, nonostante non sia del tutto raccomandato un suo utilizzo non autorizzato. A ribadirlo è l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) che in una recente nota stampa ha dichiarato che “l’aumento della domanda di Ozempic ha portato a carenze che si prevede continueranno per tutto il 2023. Sebbene la fornitura continui ad aumentare, non è possibile prevedere con certezza quando risulterà sufficiente a soddisfare completamente la domanda attuale”.