In Italia lavora una società che realizza pitture innovative, ecologiche ed antibatteriche in grado di trasformare le pareti di case, uffici e scuole in depuratori d’aria naturali alimentati con l’energia solare.
L’idea nasce circa venti anni fa, l’analisi approfondita della possibilità di realizzare un prodotto che fosse di facile applicazione, a basso costo e che contribuisse a migliorare la qualità della vita.
Negli anni seguenti, poi, l’azienda ha implementato altre tecnologie trovandosi così, al giorno d’oggi, di fronte ad un prodotto in grado di migliorare la qualità dell’aria, purificandola da inquinanti, eliminando batteri, virus e muffe dalla superficie, e in più in ambiente esterno riducendone il consumo di energia per la climatizzazione estiva.
In particolare, si configura come pittura fotocatalitica che sfrutta la luce come attivatore di una reazione pulente e disinfettante dell’aria.
Questa pittura è in grado principalmente di:
- migliorare la qualità dell’aria;
- rimuovere i cattivi odori senza filtri e deodoranti ma disintegrando le molecole maleodoranti; elimina il 99,9% dei batteri;
- prevenire la crescita di muffe e microbi che possono provocare allergie, prurito, mal di testa, affaticamento, tosse, asma e altri problemi respiratori;
- respingere la polvere e lo sporco creando sulle pareti una pellicola protettiva invisibile che impedisce a questi di attaccarsi;
- ridurre il consumo di energia e l’88,8% dell’inquinamento atmosferico neutralizzando le particelle inquinanti come l’ossido di azoto e il biossido di azoto.
Ad attestare tutti i suoi benefici sopra descritti, sono i progetti portati avanti e conclusi dalla stessa società a Milano, tra cui il Bosco Invisibile nella Scuola media G. Mameli, e il Giardino Condiviso, quest’ultimo un piano di riqualificazione urbana all’interno di un’area abbandonata dove è stato realizzato un murales con un prodotto speciale che riduce l’inquinamento delle polveri sottili abbattendo i batteri.
Un caso concreto riguarda un progetto effettuato a Roma nella galleria che collega Via Nazionale a Via del Tritone.
Si tratta del Traforo Umberto I, un tunnel stradale di circa quattrocento metri, riqualificato più di undici anni fa. Si partiva da una condizione iniziale drammatica in quanto tutta la struttura era totalmente nera e per nulla attraversabile da un punto di vista pedonale. È stato eseguito un intervento di riqualificazione durato un mese, pulendo la galleria dallo smog che si era depositato sulle pareti, applicando la vernice sulla volta e risistemando nuovamente l’impianto d’illuminazione. Per tre settimane, prima di effettuare questo intervento, è stata monitorata la qualità dell’aria nel tunnel, un’azione portata avanti successivamente per altre tre settimane. Il risultato scientifico è stato un abbattimento del 51% dell’inquinamento al centro del tunnel e oggi, a distanza di oltre dieci anni, è possibile constatare ad occhio nudo che le pareti sono rimaste bianche.
Si tratta di una grande innovazione da tenere bene a mente considerando il fatto che nel nostro Paese l’aria risulta essere sempre più irrespirabile, accrescendo così il timore di tutti gli abitanti e l’emergenza smog ormai cronica.
Ad esempio, in 39 capoluoghi italiani è stato superato il limite annuale di 35 giorni per le polveri sottili con una media giornaliera superiore a 50 microgrammi per metro cubo. Tra queste, cinque hanno addirittura oltrepassato la soglia di 100 giorni di smog oltre i limiti: Torino, Cremona, Alessandria, Padova e Pavia.