#CONTROLLATI – DA OGGI PARTE LA CAMPAGNA DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI UROLOGIA #CONTROLLATI
Si stima che siano circa 9 milioni gli uomini italiani che non si sono mai sottoposti a una visita specialistica con l’urologo. Solo il 10% dei maschi fa prevenzione quando però la situazione è ormai degenerata.
Le patologie che possono colpire gli uomini sono sei: la prostatite, ovvero un’infezione/infiammazione della prostata; è molto frequente (1 uomo su 4 ha un episodio di prostatite nel corso della sua vita) e colpisce, in particolare, la fascia di età 18/45 anni. È causata da infezioni di agenti patogeni (batteri, virus) o da comportamenti scorretti che fanno parte
dello stile di vita (alimentazione scorretta, scarsa idratazione, funzione intestinale irregolare, la pratica del coito interrotto, sedentarietà). I sintomi della prostatite sono solitamente rappresentati da disuria (elevata frequenza delle minzioni con bruciore e difficoltà), dolori e senso di peso perineali, dolore o senso di peso ai testicoli. La prostatite, a seconda della causa, può essere trattata con modifiche dello stile di vita, antibioticoterapia, farmaci antinfiammatori al bisogno e fitofarmaci/integratori specifici per i disturbi urinari.
Il tumore della prostata rappresenta il tumore più frequente nel maschio (con 36.000 nuove diagnosi ogni anno e circa 7.000 morti), è la seconda causa di morte per neoplasia negli uomini, dopo il tumore del polmone. Il rischio che un uomo sviluppi il tumore è correlato all’età, a fattori ereditari, alla dieta e allo stile di vita. Il più importante fattore di rischio è la familiarità con un rischio aumentato fino a 11 volte se è affetto un parente di primo grado. Nelle sue fasi iniziali, il tumore è totalmente asintomatico e non mostra alcun sintomo obiettivo che possa rappresentare un campanello d’allarme. Per una corretta prevenzione è opportuno effettuare, almeno una volta ogni 12 mesi, una visita urologica di controllo e un dosaggio del PSA a partire dall’età di 50 anni, anticipando lo screening all’età di 45 anni in caso di familiarità.
mancato svuotamento vescicale, gocciolamento post-minzionale, getto urinario di intensità ridotta.
Un’altra problematica che merita attenzione è la calcolosi. Il calcolo urinario è la causa della colica renale, uno dei problemi più dolorosi in assoluto che si possano provare ed è frequentissimo: rappresenta il primo motivo di accesso ad un pronto soccorso. Il calcolo può formarsi in qualsiasi tratto dell’apparato urinario in seguito alla precipitazione e successiva aggregazione di sostanze disciolte nelle urine, e provoca un’ostruzione delle vie urinarie. Il
trattamento prevede la frammentazione e l’asportazione del calcolo tramite onde d’urto, o intervento chirurgico mini-invasivo attraverso l’uretra o attraverso una piccola breccia cutanea. Anche in questo caso la prevenzione è possibile e importante: gli esperti consigliano di bere molta acqua (2.5 lt al giorno), mantenere una dieta equilibrata limitando gli alimenti salati a favore di molta frutta e verdura e di cibi con basso contenuto di grassi saturi, ridurre il consumo di proteine, di bevande acidificate con acido fosforico (es. cola) a favore di quelle con acido citrico (es. succhi di frutta), di cibi ricchi di ossalato (spinaci, bietole, patate, cioccolato). Bisogna praticare regolarmente, almeno una volta l’anno, controlli clinici, con la valutazione dei fattori di rischio metabolici in corso di terapia dietetica.
L’infertilità, cioè la mancanza di concepimento dopo 12 mesi di rapporti sessuali non protetti, centrati nei giorni fecondi del ciclo femminile, è un problema che riguarda oltre il 30% delle coppie e in almeno il 50% dei casi la problematica riguarda l’uomo: in Italia vi sono circa 45.000 maschi che presentano questo problema. Esistono una serie di fattori di rischio per la fertilità maschile che, per tutto l’arco della vita, possono influenzare negativamente la capacità riproduttiva in modo transitorio o permanente: varicocele (la causa principale – 25% – nei giovani maschi), criptorchidismo (la mancata discesa dei testicoli nella sacca scrotale), infezioni delle vie genito-urinarie e prostatiche, abuso di alcol e stupefacenti, alterazioni ormonali, esposizione a chemioterapici per patologie neoplastiche, patologie genetiche, esposizione a radiazioni ionizzanti o ad inquinanti chimici. L’esame del liquido seminale o spermiogramma è l’esame che consente di valutare lo stato di fertilità e dovrebbe essere eseguito da ogni uomo in età riproduttiva in modo da poter iniziare al più presto eventuali terapie laddove sussista un danno del numero e della motilità degli spermatozoi. L’efficacia delle terapie mediche o chirurgiche, infatti, è tanto più efficace quanto prima vengono messe in atto.
Inoltre, da non sottovalutare sono le disfunzioni sessuali come disfunzione erettile ed eiaculazione precoce.
Tutte queste patologie però, se affrontate per tempo, possono incidere in maniera più lieve sulla qualità della vita degli uomini.
Mutua Mba, Società di mutuo soccorso, da sempre impegnata nel campo della sanità integrativa, che fa della prevenzione uno dei pilastri sui quali svolge la propria attività mutualistica, condivide l’iniziativa ricordando che la prevenzione è importantissima perché è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per combattere le malattie.