Genotipizzazione e fenotipizzazione di SARS-CoV-2 e monitoraggio della risposta immunitaria alla vaccinazione. Questo sarà il lavoro del Consorzio Italiano, promosso dal Ministero della Salute e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), presentato ieri in una conferenza stampa al Ministero della Salute.
“Le varianti di Covid-19 destano una certa preoccupazione a cominciare da quella cosiddetta brasiliana. È possibile che alcune possano limitare la risposta del vaccino ma non minarne del tutto l’efficacia. Per affrontare la questione varianti serve una capacità di sequenziazione maggiore del virus”. Le parole del direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza durante la conferenza stampa. Il Consorzio Italiano per la genotipizzazione e fenotipizzazione del virus Sars-CoV-2, consentirà di seguire l’evoluzione del coronavirus e di monitorare la risposta immunitaria alla vaccinazione.
“C’e la necessità – ha aggiunto – che il Paese si adegui. Vuol dire avere una capacità di fuoco nel sequenziare il virus e allo stesso tempo sorvegliare in modo precoce che permette di identificare la circolazione delle varianti per intervenire prontamente. Dobbiamo essere più veloci e fare contenimento”. È quindi fondamentale un coordinamento. “Già il 28 gennaio il Ministero della Salute ha emanato una circolare con la quale ha allertato le Regioni. L’Iss ha iniziato la sorveglianza delle varianti. Sta per essere emanata una nuova circolare che dovrebbe dare nuovi dettagli sul da farsi”.
A comporre il Consorzio Italiano una rete di laboratori individuati sul territorio italiano che fornirà in modo rapito e su larga scala le sequenze del genoma Sars-CoV-2 circolanti in Italia. Questo processo consentirà all’Istituto Superiore di Sanità di monitorare l’evoluzione genetica del virus e la durata dell’immunità indotta dai vaccini. “L’importanza di fare rete in una giornata come oggi – ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss – unisce il ministero, le agenzie, le Regioni, le università, i centri di ricerca, gli istituti zooprofilattici. Sono le competenze presenti nel Paese che si mettono a fattore comune con entusiasmo e capacità di fare innovazione, condividendo i dati scientifici a livello del Paese e internazionale”.
I dati ottenuti dai laboratori di riferimento, con indicazioni sull’andamento dell’immunità dopo la somministrazione dei vaccini, saranno inviati all’Iss e validati da uno specifico Comitato Tecnico-Scientifico a supporto dell’Iss e dell’Aifa e facente capo al Ministero della Salute.
Per il viceministro alla salute Pierpaolo Sileri la nascita di questo consorzio è la “risposta italiana alla sorveglianza delle mutazioni del virus responsabili delle infezioni emergenti, nonché della valutazione dell’efficacia e della durata della vaccinazione”.