Guarda che è importante! È questo lo slogan che accompagna la Giornata Mondiale della Vista, evento che con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica – annualmente è organizzato dall’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. L’obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della prevenzione e richiamare dunque l’attenzione sull’importanza del bene prezioso della vista e sulla necessità di tutelarlo e prendersene cura in ogni momento della vita. L’occhio è diventato il simbolo della nostra società, non solo in termini di vista e di attenzione, ma proprio in riferimento all’ampio spazio assunto da una comunicazione che pone al centro l’immagina a scapito della parola. Questo perché la vista è il senso più utilizzato dagli esseri umani e spesso sembra essere il senso principale attorno al quale ruotano gli altri.
Quando gli occhi si ammalano è alle volte troppo tardi per intervenire ed è per questa ragione che occorrerebbe maggiore prevenzione programmando controlli periodici con diagnosi precoce. Un invito rivolto a circa 2,2 miliardi di persone che nel mondo soffrono delle malattie oculari. Si tratta di patologie che nella quasi totalità dei casi possono essere prevenute e la cui incidenza è destinata ad aumentare man mano che la popolazione invecchia.
Strabismo, occhio pigro, disturbo delle palpebre, cataratta, uveite. Nello specifico sono più di 900 le malattie attualmente identificate e che colpiscono l’occhio provocando lievi o gravi disturbi alla vista, tra queste ripercorriamo le più comuni: degenerazione maculare legata all’avanzare dell’età della persona, congiuntivite, glaucoma e cheratocono.
La degenerazione maculare legata all’età (DMLE) si verifica nei soggetti over 50 e quando la parte dell’occhio responsabile della visione centrale non funziona più regolarmente. In questo caso infatti il centro dell’immagine appare sfuocato mentre la visione periferica resta del tutto inalterata. La congiuntivite invece si ravvisa subito ed è resa riconoscibile dal comune rossore degli occhi. Generalmente si guarisce nell’arco di due settimane. Quando il fluido nell’occhio non drena in modo corretto e la pressione sanguigna dell’occhio si alza si tratta invece di glaucoma. La pressione può danneggiare il nervo ottico (che relaziona l’occhio al cervello) e le fibre nervose della retina (il tessuto nervoso sensibile alla luce sul segmento posteriore dell’occhio), portando a una graduale perdita della vista. I fattori di rischio del glaucoma sono legati a condizioni genetiche, emicranie, pressione alta e obesità. Se trattato in tempo, è possibile rallentarne o fermarne la progressione attraverso medicinali, trattamenti chirurgici o laser. Infine, il cheratocono. Si tratta di una malattia oculare degenerativa, in cui la cornea sferica inizia a indebolirsi assumendo una forma più conica. Questa nuova conformazione devia i raggi entranti nell’occhio, causando una perdita di visione da vicino, distorsione delle immagini e visione annebbiata. Il cheratocono può presentarsi in un solo occhio o in entrambi, durante l’adolescenza o intorno ai 20 anni. Le cause possono essere diverse, come la predisposizione genetica o una sovraesposizione ai raggi ultravioletti.