La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Una cornice di principi e valori che vede nella innovazione una inestimabile risorsa per il progresso sociale ed economico del Paese. Un progresso in grado di essere coerente con le emergenti priorità fatte proprie dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”. A ribadirlo è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella lettera indirizzata al presidente dell’Istituto italiano di tecnologia, Gabriele Galateri, in occasione del ventesimo anniversario della fondazione. Per il Capo dello Stato assetti produttivi ispirati a elevata intensità tecnologica devono saper corrispondere alle urgenze evidenziate dalle crisi che si sono sviluppate, da quella del cambiamento climatico al dispiegarsi di pandemie che hanno investito tutta l’umanità.
“L’implementazione di tecnologie orientate a un crescente utilizzo di risorse rinnovabili concorre”, prosegue Mattarella, “a dare attuazione al principio di tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi sancito dalla nostra Costituzione. Parimenti, in ambito sanitario, l’applicazione di innovazioni tecnologiche alla medicina rappresenta un efficace strumento di attuazione del diritto fondamentale alla salute”. “La Fondazione Istituto italiano di tecnologia ha apportato un considerevole contributo in questo senso e mi è grato unirmi alle celebrazioni per il ventesimo anniversario, con l’apprezzamento per i traguardi raggiunti e l’incoraggiamento per l’attività futura”, conclude Mattarella.
L’Istituto italiano di tecnologia (Iit) spegnerà le prime venti candeline il prossimo autunno. Fondato nel 2003, nel corso dei primi anni di vita, e di storia, ha promosso lo sviluppo scientifico attraverso iniziative di ricerca sia di base sia applicata in diversi settori: dalla robotica alle scienze computazionali, dalle tecnologie per le scienze della vita fino ai materiali intelligenti e nanostrutturati. A volerlo, nel 2003, furono gli allora ministri Giulio Tremonti e Letizia Moratti, e negli anni ha registrato una importante crescita tanto che oggi conta 18 centri dislocati in tutta Italia, quasi 2mila dipendenti e oltre 1.200 brevetti depositati. Tra questi si annoverano quelli riguardanti il grafene, da cui è gemmata la startup BeDimensional ma anche i Graphen Labs, con la finalità di rendere più rapido il passaggio di questo materiale dal laboratorio all’applicazione pratica anche in campo biomedico e sanitario.
“Il bilancio di questi primi 20 anni – informa il direttore scientifico Giorgio Metta – è assolutamente positivo: il segreto del nostro successo è nell’organizzazione snella e nell’opera di attrazione dei talenti che abbiamo messo in campo, offrendo un percorso di carriera in un ambiente di lavoro internazionale con laboratori di qualità e strumenti all’avanguardia”, spiega Metta. “Questo ci ha permesso di ottenere ben 59 grant del Consiglio europeo della ricerca posizionandoci tra i primi in Italia, arrivando ad avere un budget di 182 milioni quest’anno che investiremo anche in infrastrutture”